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Palermo, tragico crollo del ponteggio: operaio perde la vita a 35 anni, i suoi organi salvano altre vite



Mario Angioletti, 35 anni, è morto dopo un incidente sul lavoro a Palermo. Lascia una moglie e due figli; i suoi organi sono stati donati per salvare altre vite.



Mario Angioletti, un elettricista di 35 anni originario di Messina, non ce l’ha fatta. Dopo un grave incidente sul lavoro avvenuto il 9 settembre in un cantiere di Via Ugo La Malfa a Palermo, è deceduto nella giornata odierna all’ospedale Villa Sofia, dove era ricoverato da diversi giorni. Il 35enne stava eseguendo lavori di ristrutturazione in un immobile in disuso quando è stato vittima di un terribile crollo del ponteggio nel quale si trovava, precipitato a un’altezza di circa 4 metri e sbattendo violentemente la testa al suolo.

Immediatamente soccorso, Mario è stato trasportato d’urgenza all’ospedale, purtroppo i traumi riportati si sono rivelati letali. Nonostante gli sforzi medici, le sue condizioni hanno continuato a deteriorarsi, e dopo l’ultimo peggioramento, è stata dichiarata la morte cerebrale. In conformità con i suoi desideri, i medici hanno avviato le procedure di trapianto degli organi, offrendo così la possibilità di salvare altre vite.

Un forte cordoglio nella comunità

La notizia della sua scomparsa si è diffusa rapidamente all’interno della comunità palermitana, generando numerosi messaggi di cordoglio per la famiglia Angioletti. Mario lascia la moglie e due figlie, e la sua morte ha colpito profondamente non solo i familiari, ma anche gli amici e i colleghi. Anche la sezione messinese dell’AIA (Associazione Italiana Arbitri), di cui Mario era parte attiva, ha espresso profondo rammarico. Durante le gare di questo fine settimana, gli arbitri siciliani scenderanno in campo con il lutto al braccio in onore del collega scomparso.

L’importanza della sicurezza nei cantieri

“Ci uniamo al dolore della sua famiglia in questo momento terribile”, ha dichiarato Giuseppe Puccio, presidente di Ance Palermo (Associazione Costruttori Edili e Affini). “La sicurezza nei cantieri rimane per noi un argomento fondamentale. Anche se il nostro lavoro non è esente da rischi, stiamo implementando iniziative per garantire una maggiore protezione e controlli più severi nelle opere edili.”

Il tragico evento riporta l’attenzione sulla sicurezza nei cantieri e sull’importanza di adottare misure preventive per tutelare i lavoratori. L’incidente di Mario non è un caso isolato e sottolinea la necessità urgente di garantire condizioni di lavoro più sicure per tutti i professionisti del settore edile. La famiglia e la comunità piangono la perdita di un uomo dedicato al suo lavoro e alla sua famiglia, il cui gesto di donazione degli organi rappresenta un atto di estrema generosità anche oltre la vita.

Questo dramma porta con sé la speranza che attraverso la sensibilizzazione e il cambiamento delle politiche sulla sicurezza, tragedie simili possano essere evitate in futuro, proteggendo così le vite di altri operai come Mario.



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