Controcopertina

Omicidio-suicidio a Perugia: marito uccide moglie e figlia mentre stanno prendendo il sole in giardino, poi si suicida



Maristella Paffarini e la figlia Elisa Scoccia sono state freddate da Enrico Scoccia, che poi ha rivolto l’arma contro se stesso. Un mistero da svelare.

Una drammatica scoperta ha segnato la quiete della periferia di Perugia: Maristella Paffarini, 66 anni, e la figlia Elisa Scoccia, 39, sono state brutalmente uccise nel giardino del loro casolare di famiglia. L’autore di questo agghiacciante crimine è Enrico Scoccia, 69 anni, marito di Maristella e padre di Elisa, che dopo aver compiuto l’orrendo gesto ha rivolto un fucile contro se stesso. L’episodio è stato riclassificato dagli investigatori come un duplice omicidio-suicidio in ambito familiare, ma resta da chiarire il movente alla base di questa tragedia.



A fare la macabra scoperta è stato il fidanzato di Elisa, preoccupato da giorni per la mancanza di contatti con la compagna. Sebbene Elisa non vivesse con i genitori, li visitava regolarmente, come era accaduto nel weekend precedente. Diversi vicini hanno raccontato di aver udito colpi di arma da fuoco nella serata di sabato e, successivamente, nella mattinata di ieri si sarebbero sentite urla disperate, probabilmente quelle del compagno della 39enne, che ha dato l’allerta.

All’arrivo dei soccorsi, non è stato possibile fare a meno di confermare il decesso di tutte e tre le persone coinvolte: il marito e la moglie, insieme alla loro unica figlia. Enrico Scoccia, pensionato e ex custode della Galleria Nazionale dell’Umbria, è stato trovato con il fucile accanto a sé, un’arma che risultava regolarmente detenuta. Era conosciuto per la sua passione per la caccia e, secondo fonti vicine, soffriva di problemi di salute da diverso tempo. Maristella, la moglie, era un’impiegata della prefettura di Perugia e, stando alle informazioni disponibili, la figlia Elisa lavorava in un locale di ristorazione nel capoluogo umbro.

Il casolare, dove la coppia viveva da oltre vent’anni, si trova in una zona rurale piuttosto isolata, accessibile tramite una stradina secondaria. I vicini descrivono gli Scoccia come una famiglia tranquilla, senza segnalazioni di violenza o conflitti noti: «Non ci sono mai stati litigi, mai sentito urlare o comportamenti strani», hanno affermato alcuni residenti. Questo ha reso ancora più incredibile la svolta tragica degli eventi.

Ora, sarà compito della polizia di Stato fare chiarezza su quanto accaduto, ricostruendo i dettagli di un’azione che ha lasciato intere comunità sconvolte e senza parole. Gli inquirenti stanno seguendo diverse piste per cercare di capire cosa possa aver spinto un uomo apparentemente sereno a compiere un gesto di tale violenza. Gli interrogativi su cosa sia accaduto nel contesto familiare degli Scoccia rimangono, mentre gli investigator continuano a cercare risposte in uno scenario che si fa sempre più complesso.



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