Prosegue il processo riguardante l’omicidio di Thomas Bricca, il 19enne tragicamente ucciso ad Alatri. La testimonianza della famiglia ha portato alla luce le ansie del giovane, il quale aveva vissuto tensioni significative con una famiglia locale.
Ieri, nell’aula del Tribunale di Frosinone, si è svolta l’udienza relativa all’**omicidio di Thomas Bricca**, avvenuto il 30 gennaio 2023 mentre il giovane si trovava con amici in piazza ad Alatri. Le udienze hanno visto la partecipazione della madre, Federica Sabellico, e del fratello Lorenzo, che hanno condiviso dettagli del legame tra Thomas e l’amico Omar, presunto bersaglio della sparatoria. Lorenzo ha rivelato come Thomas fosse inquieto a causa delle liti frequenti fra il suo gruppo di amici e i membri della **famiglia Toson**. A tal proposito, lo zio ha dichiarato di aver interpellato i Toson per capire le ragioni del conflitto, ricevendo come risposta che non avevano problemi con Thomas, ma con “quei marocchini che vogliono alzare la testa”.
I protagonisti di questa tragica vicenda sono **Roberto e Mattia Toson**, padre e figlio, accusati di aver sparato quel fatidico giorno dal loro motorino verso Thomas e i suoi amici. Mentre Thomas rimase ferito e successivamente decedette in ospedale, i Toson fornirono un alibi che non convinse gli investigatori. Dopo una serie di perquisizioni, entrambi vennero arrestati, ma hanno sempre dichiarato di essere innocenti, senza però convincere i magistrati che hanno disposto la loro custodia cautelare.
Durante l’udienza di ieri, è stato mostrato un video elaborato dall’avvocato della famiglia Bricca, Nicola Ottaviani, il quale documentava come la zona fosse ben illuminata al momento dello sparo. Ciò solleva interrogativi sull’intenzionalità del gesto, suggerendo che chi ha premuto il grilletto potesse aver visto chiaramente il volto di Thomas. La prossima udienza è programmata per l’11 novembre.
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