Oggi a Roma, nella zona Portuense, è stata uccisa in strada una donna di nome Manuela Petrangeli dall’ex compagno. La vittima, che lascia un figlio piccolo, si chiamava Manuela Petrangeli



Un femminicidio ha sconvolto la città di Roma nel primo pomeriggio di oggi, quando Manuela Petrangeli, una fisioterapista di 51 anni, è stata brutalmente uccisa dall’ex compagno Gianluca Molinaro, di 52 anni, mentre stava rientrando a casa. L’uomo, che si è poi costituito presso una caserma dei carabinieri, ha aperto il fuoco con un fucile a canne mozze, colpendo mortalmente Manuela. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte del 118, la donna è deceduta sul posto.



La dinamica dell’omicidio e il ruolo della vittima

Secondo le prime ricostruzioni, Manuela Petrangeli stava rientrando a casa in via degli Orseolo 36, quando è stata raggiunta dall’ex compagno a bordo di un’auto di piccola cilindrata. L’uomo, che era anche il padre del loro figlio di 9 anni, ha esploso diversi colpi di fucile, colpendo la donna. Manuela lavorava presso la casa di cura Villa Sandra come fisioterapista.

Le indagini e il ruolo della procura

Sul luogo dell’omicidio sono intervenuti i carabinieri e le ambulanze del 118, ma per Manuela non c’è stato nulla da fare. La procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio, coordinato dai pm del pool antiviolenza. Sul corpo della vittima verrà disposta l’autopsia nelle prossime ore. Le indagini dei carabinieri sono in corso per ricostruire con esattezza la dinamica dell’evento e le eventuali responsabilità dell’ex compagno.

Questa tragedia mette in luce ancora una volta la piaga del femminicidio e la necessità di intervenire per prevenire e contrastare la violenza di genere. Manuela Petrangeli era una donna dedita al suo lavoro e alla sua famiglia, eppure la sua vita è stata spezzata dalla furia omicida dell’ex compagno. È fondamentale che la società civile si mobiliti per sensibilizzare sull’importanza del rispetto e dell’uguaglianza tra uomini e donne, e che le istituzioni mettano in atto politiche efficaci per proteggere le vittime di violenza e punire severamente i colpevoli.La comunità di Roma si stringe attorno alla famiglia di Manuela, offrendo il proprio sostegno in un momento di indicibile dolore.

La memoria di questa donna coraggiosa e dedita al suo lavoro e alla sua famiglia dovrà essere un monito per tutti noi, affinché tragedie simili non si ripetano mai più. È nostro dovere onorare la sua vita e il suo sacrificio, impegnandoci ogni giorno per costruire una società più giusta e rispettosa della dignità di ogni essere umano.



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