Il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore sabato 14 dicembre, introduce importanti modifiche volte a migliorare la sicurezza stradale in Italia, senza però toccare i limiti di consumo di alcol alla guida. Durante un incontro a Roma, il vicepremier Matteo Salvini ha rassicurato gli italiani sul fatto che “nulla è cambiato rispetto all’anno scorso”. Tuttavia, il decreto prevede sanzioni più severe per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, oltre a nuove norme riguardanti i monopattini elettrici, l’uso del cellulare alla guida e altre situazioni di rischio.
Limiti alcolemici invariati ma tolleranza zero per l’abuso
Salvini ha ribadito che il limite di tasso alcolemico consentito resta lo stesso: “Si potevano bere due bicchieri l’anno scorso, e si possono bere due bicchieri anche quest’anno”. Tuttavia, ha sottolineato l’importanza della responsabilità, ricordando che bere eccessivamente prima di mettersi al volante è estremamente pericoloso. Le nuove regole mantengono i limiti attuali, ma aumentano le sanzioni per chi li supera.
Sanzioni per guida in stato di ebbrezza
Le sanzioni per chi supera il limite di alcol nel sangue sono particolarmente severe:
- Tasso alcolemico 0,5-0,8 g/l: multa tra 573 e 2.170 euro, sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
- Tasso alcolemico 0,8-1,5 g/l: multa tra 800 e 3.200 euro, arresto fino a 6 mesi, sospensione della patente fino a un anno.
- Tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l: multa fino a 6.000 euro, arresto fino a un anno, sospensione della patente fino a 2 anni.
Questi provvedimenti, pensati per dissuadere comportamenti irresponsabili, si accompagnano a tecnologie come l’introduzione dell’Alcolock, un dispositivo obbligatorio per i recidivi che blocca l’accensione del motore se il conducente ha un tasso alcolemico superiore a zero.
Controlli e sanzioni per l’uso di sostanze stupefacenti
Un altro punto cruciale del nuovo Codice della Strada riguarda la lotta alla guida sotto l’effetto di droghe. Le norme semplificano le procedure per accertare il consumo di sostanze stupefacenti, eliminando la necessità di dimostrare l’alterazione psico-fisica. Chi viene trovato positivo ai test rischia:
- La revoca della patente.
- L’obbligo di visita medico-legale.
- Il divieto di riottenere la patente per un periodo di almeno tre anni.
Questi cambiamenti puntano a ridurre il numero di incidenti causati da conducenti in stato di alterazione.
Uso del cellulare alla guida: multe salate e sospensione della patente
Tra le modifiche più rilevanti, le nuove regole prevedono multe fino a 1.400 euro per chi utilizza il cellulare durante la guida. Inoltre, è prevista la sospensione della patente fino a tre mesi per i trasgressori. L’obiettivo è scoraggiare l’uso improprio dei dispositivi elettronici, che rappresentano una delle principali cause di distrazione al volante.
Novità per monopattini elettrici: casco obbligatorio e targa
Le nuove disposizioni riguardano anche i monopattini elettrici, con l’obbligo di:
- Casco per tutti i conducenti.
- Introduzione di targa e assicurazione per i mezzi.
Inoltre, i monopattini in sharing dovranno essere dotati di un sistema che ne impedisca l’utilizzo fuori dalle aree consentite. Questi provvedimenti mirano a garantire maggiore sicurezza sia per i conducenti che per i pedoni.
Obiettivo del decreto: maggiore sicurezza stradale
Con il nuovo Codice della Strada, il governo punta a ridurre drasticamente il numero di incidenti sulle strade italiane. Attraverso un mix di sanzioni più severe, tecnologie innovative e controlli più stringenti, l’esecutivo vuole responsabilizzare tutti gli utenti della strada. Il messaggio è chiaro: guidare in sicurezza è un dovere di ciascuno, per proteggere la propria vita e quella degli altri.
Il nuovo Codice della Strada rappresenta un passo avanti verso una maggiore sicurezza stradale, senza penalizzare chi fa un uso moderato di alcol ma introducendo sanzioni rigide per chi ne abusa. Le modifiche su cellulari, droghe e monopattini dimostrano un approccio completo per affrontare le principali criticità legate alla circolazione stradale. L’invito di Salvini alla responsabilità resta valido: “Brindate pure, ma con cautela”
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