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Nuove regole per i passeggeri aerei, ora il rimborso può essere richiesto tramite Pec



Nuove regole per i passeggeri aerei: stop all’obbligo di tentativo di conciliazione. Per richiedere un rimborso per ritardi o cancellazioni, è sufficiente una semplice PEC.

Il 2024 si sta rivelando un anno critico per i trasporti aerei in Europa, con un aumento vertiginoso dei disservizi subiti dai passeggeri. Secondo le stime di RimborsoAlVolo, i ritardi sul volo sono aumentati del 48% rispetto all’anno precedente e oltre 26.000 voli sono stati cancellati, lasciando a terra circa 3,9 milioni di passeggeri. In queste circostanze, il viaggiatore ha diritto a richiedere un rimborso, secondo le normative vigenti. Con la recente decisione del Tar Piemonte, il procedimento per ottenere tale rimborso subisce un cambiamento significativo: i passeggeri non sono più obbligati a tentare una conciliazione prima di ricorrere alle vie legali. Adesso, possono direttamente avviare un’azione legale per il rimborso dovuto in caso di cancellazione o ritardo del volo.



La battaglia legale per i diritti dei passeggeri

La decisione del Tar Piemonte deriva dal ricorso presentato da un passeggero, che, avendo ricevuto comunicazione della cancellazione del volo solo pochi minuti prima della partenza, si è visto negare il rimborso dall’aerolinea. In seguito al diniego e alla complicata procedura di richiesta stragiudiziale, il passeggero ha contattato lo studio legale Leone – Fell & C. per far valere i propri diritti secondo quanto previsto dalla normativa europea.

La sentenza del Tar ha quindi azzerato l’obbligo di tentativo di conciliazione previsto da una delibera dell’Autorità di regolazione dei trasporti del febbraio 2023. I giudici hanno stabilito che tale obbligo costituiva un ostacolo alla possibilità dei passeggeri di esercitare i loro diritti, rendendo la procedura di rimborso eccessivamente onerosa e lunga. Da oggi, questo scenario cambia radicalmente.

Le nuove procedure di richiesta di rimborso

Secondo quanto spiegato dall’avvocato Simona Fell, ora i passeggeri hanno la libertà di inviare una PEC alla compagnia aerea per richiedere il rimborso ai sensi del Regolamento 261/2004, il quale stabilisce chiaramente le somme da erogare in caso di ritardo o cancellazione. Quest’ultima modifica rappresenta un importante passo avanti a tutela dei consumatori, poiché riduce l’onere di ricorrere a mediazioni e tentativi di conciliazione che, in passato, allungavano notevolmente i tempi di attesa e creavano incertezze per i viaggiatori.

In passato, la necessità di avviare un tentativo obbligatorio di conciliazione aveva complicato la situazione, rendendo la procedura disincentivante per molti. Ora, con l’evidente semplificazione della modalità di richiesta, i passeggeri potranno direttamente sollecitare un rimborso e le compagnie aeree sono tenute a fornire una risposta entro brevi periodi.

  • I passeggeri non devono più sostenere costi per tentativi di conciliazione.
  • È sufficiente inviare una PEC per avviare la richiesta di rimborso.
  • Le compagnie aeree sono obbligate a rispondere rapidamente alle richieste di rimborso.

Questa riforma, quindi, non solo semplifica il processo per i viaggiatori, ma pone anche in una posizione di maggior responsabilità le compagnie aeree, le quali dovranno affrontare le proprie decisioni senza poter contare su procedure dilatorie.



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