Noemi Zanella: ritrovata in Polonia la piccola italiana scomparsa quasi tre anni fa



Noemi Zanella, una bambina di quasi 10 anni, è stata rapita dalla madre polacca a Cesena nel settembre 2021. Dopo due anni e mezzo, è stata finalmente ritrovata in Polonia.



La piccola Noemi Zanella, di quasi 10 anni, è stata rapita dalla madre a Cesena nel settembre 2021 e ritrovata in Polonia dopo due anni e mezzo.

La bambina, nata a Cesena, è stata rapita il 21 settembre 2021 dalla madre polacca. Dopo un lungo periodo di ricerche, Noemi è stata finalmente recuperata mercoledì 5 giugno in una città del sud-est della Polonia, Rzeszow, situata in un’area rurale nota per essere più nazionalista e distante dai grandi centri urbanizzati. In questa zona, la madre contava evidentemente su una rete di protezione.

Durante questi due anni e mezzo, la bambina ha perso quasi completamente l’uso dell’italiano e non ha frequentato la scuola. Ha vissuto lontano sia dal padre che dal ramo familiare polacco, trascorrendo spesso il tempo da sola o con sconosciuti, come ha spiegato il padre Filippo Zanella, fisioterapista di Cesena. Negli ultimi mesi, Filippo si era trasferito in Polonia per recuperare la figlia.

Se non fosse stata rapita, Noemi starebbe festeggiando la fine della quarta elementare con i suoi compagni di scuola a Cesena. Invece, è stata strappata dalle sue amicizie, dal suo ambiente natale e dal padre. La notizia del rientro della minore in Italia è stata confermata dalla Farnesina.

La svolta nelle ricerche è arrivata grazie a una lettera anonima inviata da uno sconosciuto che, vedendo la bambina “sradicata e alienata” come l’ha definita il padre, ha fornito l’esatta localizzazione di Noemi. Grazie a questa informazione decisiva, le autorità italiane e polacche sono riuscite a intervenire e a riportare la bambina a casa.

Secondo quanto riportato da CesenaToday, che ha seguito da vicino la vicenda, il padre ha trascorso diversi mesi in Polonia cercando disperatamente la figlia. Ora che Noemi è tornata in Italia, inizierà un lungo percorso di reintegrazione e recupero per riappropriarsi della sua lingua madre e ristabilire i legami con la sua famiglia italiana.

Questa vicenda ha sollevato molte questioni riguardo alla sicurezza dei minori e alla cooperazione internazionale nelle indagini sui rapimenti. La storia di Noemi è un monito sull’importanza di vigilare costantemente sulla protezione dei bambini e sull’efficacia delle reti di supporto familiari e istituzionali.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *