Il dramma del giovane ex fidanzato di Chiara, la 21enne di Vignale di Traversetolo accusata di omicidio e occultamento di cadavere, dopo il ritrovamento di due neonati.
Il giovane ex fidanzato di Chiara, la 21enne di Vignale di Traversetolo attualmente agli arresti domiciliari per omicidio premeditato e soppressione di cadavere, ha rilasciato dichiarazioni toccanti dopo il ritrovamento di due neonati sepolti nel giardino della casa della ragazza. “Mi sembra di essere finito in un film orribile. Appena sarà possibile, desidero riconoscere e dare un nome ai miei bambini, e organizzare per loro una cerimonia”, ha dichiarato.
Queste parole sono emerse in un’intervista rilasciata tramite il suo avvocato, Monica Moschioni, e sono state riportate dalla Gazzetta di Parma. Il giovane, visibilmente scosso, ha confessato: “Sono completamente confuso. Non ho ancora compreso cosa sia realmente accaduto. E soprattutto, non so più chi fosse Chiara”. L’ex fidanzato sostiene di non aver mai avuto indizi delle gravidanze di Chiara, affermando di non essersi reso conto delle sue condizioni fino all’ultimo.
L’avvocato Moschioni ha invece evidenziato la necessità di un momento di riflessione e dolore, richiamando all’attenzione anche il diritto al rispetto in merito a questo difficile capitolo. Ha espresso fiducia nelle forze dell’ordine, che secondo lei stanno svolgendo un lavoro accurato e diligente, con un approccio sia rapido che meticoloso.
Il 26 settembre è stato fissato l’interrogatorio di garanzia per Chiara, che si svolgerà dinanzi al Gip del tribunale di Parma. La 21enne è accusata a seguito del tragico ritrovamento del corpo di un neonato, rinvenuto il 9 agosto nel suo giardino. Questo bimbo era nato solo due giorni prima e, come confermato dall’autopsia, era morto per dissanguamento. Le indagini hanno continuato ad approfondire il caso, portando alla scoperta, sempre nel giardino, delle ossa di un altro neonato, nato a maggio 2023, anch’esso figlio di Chiara, come rivelato dai test del DNA.
Il caso ha suscitato un grande interesse pubblico e molte domande rimangono senza risposta. Le indagini sono lunghe e complesse, con un’attenzione crescente al tema delle gravidanze non registrate e degli abusi che spesso avvengono in silenzio. La comunità locale è in preda a emozioni contrastanti, tra apprensione e desiderio di giustizia per i bimbi coinvolti in questa tragica vicenda.
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