Controcopertina

Nella piazza di Viareggio i cittadini ricordano Said, il sindaco: “Non è la città della vendetta.”



Oggi, sabato 14 settembre, a partire dalle 17, un gruppo di cittadini di Viareggio si riunirà nel centro cittadino per esprimere la propria solidarietà alla famiglia di Nourdine Naziki, meglio conosciuto come Said, tragicamente ucciso dopo essere stato investito quattro volte dalla 65enne Cinzia Dal Pino, attualmente agli arresti domiciliari. Il sindaco della città, Giorgio Del Ghingaro, ha affermato con fermezza: “Viareggio non può essere definita la città della giustizia fai da te; dobbiamo respingerla in ogni forma”.



Il corteo odierno è un’iniziativa che pretende di dire un chiaro no alla violenza e di sottolineare l’importanza della solidarietà verso chi si trova in difficoltà. I partecipanti percorreranno le vie centrali, partendo dalla piazza del Comune e ritrovandosi in via Coppino, luogo del drammatico evento che ha sconvolto la comunità. Lì, i manifestanti si fermeranno per deporre dei fiori in memoria di Nourdine, un uomo di 52 anni, originario di Casablanca, che viveva in Italia da due decenni e si guadagnava da vivere attraverso piccoli illegali.

Le sorelle di Nourdine hanno rilasciato un’intervista a una trasmissione televisiva marocchina, sottolineando la richiesta di giustizia per il loro fratello, mentre la comunità locale si mobilita per sostenere la stessa causa. Durante il corteo, i cittadini deporranno fiori in segno di rispetto e commemorazione per l’uomo, ucciso brutalmente tra l’8 e il 9 settembre.

La signora Dal Pino, ora monitorata da un braccialetto elettronico, attende il processo che si terrà a seguito dei tragici eventi. Il sindaco ha ribadito il valore della coesione sociale, affermando con determinazione: “Viareggio è una comunità solidale, lontana da qualsiasi forma di violenza. Gli eventi recenti hanno scosso profondamente la nostra popolazione. Le immagini, già diffuse da numerosi news** programm, mostrano un episodio che non deve e non può rappresentare la nostra città. È imperativo che la ‘giustizia fai da te’ non trovi spazio”.

Il corteo dedicato a Nourdine Naziki vedrà la participatione di diversi sindacati e associazioni, tra cui Cgil, Arci, Legambiente, Anpi, e altre organizzazioni locali. Secondo gli organizzatori, la manifestazione sarà caratterizzata da un silenzio rispettoso e riflessivo. Come ha sottolineato don Luigi Sonnenfeld, presente alla manifestazione, “Il silenzio non implica mancanza di convinzione. È una necessità per riflettere e ritrovare la nostra umanità.”

Durante l’evento, non verranno esibiti né slogan né cartelli; la presenza sarà segnalata solamente dal gonfalone del Comune di Viareggio, se ci sarà la volontà di partecipare. L’incontro, assicura il sindaco, non avrà connotazioni politiche, ma sarà piuttosto un’espressione umana per mostrare solidarietà alla famiglia di Said e opporsi a ogni forma di indifferenza verso la vita umana. Nella Versilia, la questione di Said è sentita profondamente: tra le comunità più vulnerabili, molti si trovano a dormire accanto alla chiesa di don Sonnenfeld, mentre in prossimità ci sono yacht e elicotteri di lusso che portano ricchezza e ostentazione. Questo contrasto drammatico richiede una riflessione collettiva sull’umanità della nostra società.



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