Muore mentre corre al parco dopo essere stato dimesso per un’infiammazione gastrica: medico sotto processo



Roberto Sabatini, un uomo di 52 anni, è deceduto per un infarto miocardico dopo essere stato dimesso dall’ospedale con una diagnosi errata di gastrite. La sua morte, avvenuta mentre stava correndo in un parco della Garbatella, potrebbe essere stata causata proprio dall’aver ignorato o sottovalutato la sua predisposizione ereditaria alle malattie cardiovascolari.



La diagnosi scorretta e le dimissioni dall’ospedale

Qualche giorno prima del decesso, Sabatini si era recato in ospedale a causa di un forte dolore addominale. I medici, ritenendo si trattasse di una semplice gastrite, lo avevano dimesso senza approfondire ulteriormente la sua condizione. Tuttavia, l’autopsia ha rivelato la presenza di sintomi tipici di una cardiopatia, come ipertensioneipercolesterolemia e ostruzione delle arterie.

Il tragico epilogo e le possibili responsabilità

Il 20 gennaio 2018, mentre stava correndo in un parco insieme ad alcuni amici, Sabatini è improvvisamente deceduto per un infarto miocardico. Secondo il perito della procura, se fosse stato inviato al pronto soccorso e sottoposto agli accertamenti necessari, l’uomo avrebbe potuto essere salvato.

Il medico che lo aveva dimesso è quindi finito a processo per omicidio colposo, accusato di aver ignorato o sottovalutato la sua predisposizione ereditaria alle malattie cardiovascolari.Questa tragica vicenda sottolinea l’importanza di una diagnosi accurata e di un monitoraggio attento dei pazienti, soprattutto in presenza di fattori di rischio noti. La negligenza medica, in casi come questo, può avere conseguenze drammatiche e irreversibili.



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