Controcopertina

Morto schiacciato nel compattatore, il 22enne era in prova per un collega in ferie



Tragedia sul posto di lavoro per Hisham, il giovane operaio egiziano, che ha perso la vita tragicamente mentre svolgeva il suo lavoro alla Corioni di Monza.



Gli aspetti da chiarire

Il 21 agosto, Hisham, 22 anni, ha subito un fatale incidente mentre prestava servizio alla ditta Corioni, specializzata in servizi ambientali, situata al confine tra Monza e Muggiò. Secondo le prime ricostruzioni, Hisham stava effettuando operazioni di pulizia su un macchinario connesso a un nastro trasportatore quando, purtroppo, è rimasto intrappolato e schiacciato da un compattatore per rifiuti. Il giovane era stato assunto di recente tramite un’agenzia interinale per sostituire i lavoratori assenti per ferie.

Le indagini sulla dinamica dell’incidente sono attualmente in corso, con la Procura di Monza che ha già disposto il sequestro del macchinario coinvolto e ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Il tragico evento è avvenuto attorno alle 16:00, e secondo le informazioni disponibili, al momento dell’incidente Hisham si trovava da solo. Quando sono giunti i soccorritori del 118, purtroppo, per lui non c’era più nulla da fare.

Stando a quanto emerso, Hisham era regolarmente impiegato con un contratto di somministrazione e stava sostituendo un collega assente per ferie. Questo crea interrogativi su come un lavoratore così giovane e forse inesperto possa trovarsi in una situazione così pericolosa. Le indagini dovranno verificare il rispetto delle norme di sicurezza e se il macchinario che ha causato la morte del giovane aveva ricevuto la necessaria manutenzione. Inoltre, un aspetto essenziale da chiarire è se Hisham fosse stato opportunamente formato per manovrare attrezzature di tale pericolosità.

La lettera aperta del sindaco di Monza

Numerosi sindacati hanno espresso le loro condoglianze e hanno mostrato solidarietà alla famiglia della vittima. Si sono già attivati per comprendere le circostanze esatte che hanno portato a questo incidente, partecipando attivamente alla ricerca di misure che possano prevenire simili accadimenti in futuro. Anche il sindaco di Monza, Paolo Pilotto, ha rilasciato una lettera aperta in cui ha espresso profondo dolore e costernazione per la morte di Hisham. “Questo è un altro esempio di vita spezzata sul lavoro”, ha affermato il sindaco, rivolgendo le sue più sentite condoglianze a familiari, amici e colleghi del giovane.

Pilotto ha aggiunto che la sua vicinanza è accompagnata dalla consapevolezza della gravità di tali eventi, invitando a una riflessione collettiva e a misure concrete. “Le aziende devono continuare a lavorare per garantire maggiore sicurezza nelle loro strutture,” ha sottolineato. Tuttavia, ha anche evidenziato che, considerando l’assenza di misure preventive efficaci, potrebbe essere necessario fare ancora di più. La sicurezza sul lavoro deve diventare una priorità non solo per le aziende, ma anche per la società intera, affinché episodi del genere non si ripetano.

Oltre alle indagini già in corso, si aspettano ulteriori dichiarazioni dalle autorità competenti e dalle agenzie di sicurezza, al fine di garantire che il lavoro non costi più la vita ai giovani come Hisham. La vicenda di questo tragico incidente sottolinea l’importanza della formazione, del rispetto delle norme di sicurezza e della necessità di un monitoraggio continuo delle attrezzature di lavoro. Solo così sarà possibile onorare la memoria di chi ha perso la vita cercando di guadagnarsi da vivere in modo dignitoso e sicuro.



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