Il cantautore Morgan torna a esprimere il suo discontento sui social media con una lettera lunga e intensa rivolta all’Italia. Dopo il recente controverso episodio con Angelica Schiatti, che lo ha accusato di stalking, e le polemiche suscitate da un brano diretto a Emma Marrone, il cantante ha sentito l’urgenza di affrontare il trattamento che ha subito ultimamente. “Perché mi insultate? Perché mi avete tolto il lavoro? Perché mi avete annullato, zittito, disprezzato e brutalizzato massicciamente?”, si chiede Morgan, esprimendo il suo profondo malessere. “Non è accettabile. Questo messaggio è per una società incivile”.
Nella sua lettera, Morgan sottolinea che “non è normale disprezzare un essere umano”. Afferma che nessuno dovrebbe essere torturato o privato della dignità civile. “Quando qualcuno viene attaccato e aggredito da una folla, è compito di chi assiste intervenire per fermare la violenza,” scrive nel suo sfogo. Il cantante critica il comportamento che ha ricevuto, definendolo inaccettabile:
“Non è giusto ciò che fate, specialmente in un contesto pubblico, come nel mio caso. Questo clima di odio contro di me dovrebbe unirvi per difendermi, non per attaccarmi. Perché mi insultate? Perché mi avete portato via il lavoro? Perché mi avete fatto sentire annullato e disprezzato in modo così violento?”. Morgan osserva che “molti Nutrono odio nei miei confronti senza nemmeno conoscere la mia storia, io sono solo una persona, non un semplice artista. Non viviamo in un’epoca che celebra la diversità? Quella che chiamate ‘inclusione’ è soltanto una farsa?”.
Nella sua invettiva, Morgan si scaglia contro l’Italia, descrivendola come una nazione “squilibrata, incivile e pericolosa”. “Essere testimoni del sadismo con cui vengono negati i diritti fondamentali come il lavoro, l’innocenza, il trattamento equo e la libertà di espressione è davvero mostruoso”, afferma. E continua a chiedere provocatoriamente: “Devo essere gay per essere rispettato? Devo identificarmi come donna? Devo essere un immigrato? Non basta essere un semplice essere umano e cittadino? Gli intellettuali dove sono? Gli artisti che dicono?”.
Morgan conclude evidenziando che è inaccettabile permettere la violazione dei diritti umani di chiunque. Spiega che la sua natura “stravagante e artistica” non giustifica alcun tipo di violenza, offesa o abuso nei suoi confronti. “Essere lasciato in strada, maltrattato e in condizioni disumane è inconcepibile. Questa situazione è folle e indecente” afferma, ribadendo il suo appello per una maggiore umanità e rispetto verso tutte le persone, indipendentemente dalle circostanze.
Il suo messaggio non si limita a un grido di dolore personale, ma si estende a una riflessione sul sentito diritto alla dignità e al rispetto, esortando tutti a riflettere sul modo in cui trattano gli altri nella società di oggi. Morgan, con questo sfogo, invita tutti a considerare le conseguenze del linguaggio di odio e dell’intolleranza, auspicando un ripensamento collettivo su questi valori fondamentali.
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