Un commovente miracolo di Natale: dopo 20 anni di separazione e numerosi appelli sui social, la giovane Miriam Righero riuscirà finalmente a riabbracciare i suoi genitori biologici.
La lunga ricerca di Miriam Righero: l’importanza dei social
Una storia che sembra uscita da un film, quella di Miriam Righero, che dopo due decenni di distanza dai suoi genitori biologici è riuscita a ritrovarli grazie al potere dei social media. Miriam, nata a Cossato il 17 aprile 2001, aveva appena 2 anni quando le difficoltà economiche hanno costretto la sua famiglia a separarsi da lei. La piccola è stata affidata a una nuova famiglia, ma quel distacco ha segnato profondamente la sua vita.
Crescendo, Miriam ha sempre sentito un vuoto legato alle sue origini. A 23 anni, ormai giovane professionista, ha deciso di intraprendere un percorso di ricerca che l’ha portata a lanciare numerosi appelli sui social. Questi post, condivisi da tantissimi utenti e ripresi anche da giornali locali, hanno avuto un esito straordinario: i suoi genitori biologici, dopo aver appreso della ricerca, hanno deciso di mettersi in contatto con lei.
«Grazie ai miei numerosi appelli, che sono stati ricondivisi da molte persone su Facebook e dagli stessi giornali locali, la notizia delle mie ricerche è arrivata ai diretti interessati, i miei genitori biologici, che mi hanno contattata», ha raccontato Miriam in un’intervista all’Eco di Biella. «Ora siamo felici».
Un passato difficile con la famiglia adottiva
Il cammino di Miriam non è stato semplice. L’esperienza con la famiglia che l’aveva adottata si è rivelata complicata e dolorosa. La giovane ha spiegato che, nonostante gli sforzi per adattarsi, non si è mai sentita accettata completamente.
«Con la nuova coppia a cui sono stata affidata non è stato facile: non mi sono mai sentita veramente a casa. Quello che ho capito crescendo è che loro volessero un figlio a tutti i costi, per puro scopo egoistico, ma non perché gli importasse della mia crescita», ha dichiarato. La situazione è diventata insostenibile al punto da spingerla a lasciare quella casa e intraprendere un percorso di vita autonomo.
«Ad un certo punto ho lasciato il telefono a casa, mi sono messa in sella alla mia bicicletta e sono scappata. Poi la mia vita è continuata da sola», ha aggiunto.
Il lieto fine: l’abbraccio con i genitori biologici
La determinazione di Miriam Righero e il sostegno della comunità online hanno reso possibile questo miracolo di Natale. La giovane ora può guardare al futuro con la certezza di aver ricostruito il legame con le sue radici. Il ritrovamento dei suoi genitori biologici rappresenta una rinascita, un nuovo capitolo nella sua vita.
La storia di Miriam ricorda quella di altre persone che, grazie ai social, sono riuscite a riallacciare legami interrotti da tempo. Tra queste, anche il caso di GionnyScandal, che ha ritrovato i suoi genitori biologici dopo 30 anni, grazie al programma televisivo Le Iene. Il cantante ha raccontato: «Per la prima volta ho in rubrica un numero salvato come “papà”».
La vicenda di Miriam è un potente esempio di speranza e dimostra come la determinazione personale e il sostegno della comunità possano superare qualsiasi distanza. Ora, dopo tanti anni, può finalmente riabbracciare chi l’ha messa al mondo e costruire con loro un nuovo rapporto.
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