Un giovane di 24 anni è accusato di aver sottoposto la madre a continui maltrattamenti e richieste di denaro, costringendola a lasciare la casa familiare e rifugiarsi in un bed & breakfast, da dove ha sporto denuncia.
Una vicenda di soprusi e violenza psicologica si è consumata a Roma, dove un ragazzo di 24 anni è finito a processo con l’accusa di maltrattamenti in famiglia ed estorsione ai danni della madre. Secondo quanto emerso, il giovane avrebbe ripetutamente minacciato e vessato la donna, chiedendole denaro per acquistare alcol e droga. La situazione è degenerata a tal punto che la madre, terrorizzata, è stata costretta a lasciare l’abitazione e cercare rifugio in un bed & breakfast, da dove ha deciso di denunciare il figlio.
Gli episodi di violenza verbale e intimidazioni sarebbero iniziati oltre un anno fa, quando il ragazzo si trovava agli arresti domiciliari. Già allora, la madre avrebbe vissuto in un clima di costante paura, alimentato dalle continue richieste di soldi, anche nelle ore notturne, accompagnate da insulti e minacce esplicite. Tra le frasi pronunciate dal giovane, riportate dalla denuncia, ci sarebbero stati messaggi agghiaccianti come “Da oggi per te inizia l’inferno, ti sgozzo come una capra” o “Vengo a casa e ti do fuoco a tutto”.
Nel corso del tempo, il comportamento del figlio si sarebbe fatto sempre più aggressivo, portando la donna a contattare frequentemente le forze dell’ordine. “Chiamavo gli agenti un giorno sì e l’altro no”, avrebbe raccontato la madre, ricordando il clima di terrore vissuto in casa. Quando non era presente fisicamente, il giovane continuava a tormentarla tramite messaggi carichi di insulti, mentre durante la convivenza arrivava a svegliarla nel cuore della notte per chiederle denaro.
Il punto di rottura si sarebbe verificato lo scorso giugno, quando il ragazzo, al culmine di una lite, ha distrutto la porta dell’appartamento di famiglia. Di fronte a questo ennesimo episodio di violenza, la madre ha deciso di scappare e di rivolgersi alle autorità. Trovato rifugio temporaneo in un b&b, ha sporto denuncia per porre fine a una situazione che, secondo il suo racconto, era diventata insostenibile.
L’inchiesta ha portato il giovane a essere rinviato a giudizio con rito abbreviato. Ora dovrà rispondere delle accuse di maltrattamenti e di estorsione. Gli atti di violenza psicologica e le minacce riportate dalla madre, insieme alle testimonianze raccolte dagli inquirenti, saranno al centro del procedimento giudiziario.
La vicenda mette in luce un drammatico scenario di abusi familiari, in cui la dipendenza del giovane da sostanze come alcol e droga avrebbe contribuito a scatenare comportamenti estremamente aggressivi. La madre, pur di proteggersi, ha trovato il coraggio di denunciare, affrontando una situazione che si protraeva da mesi.
Il caso rappresenta solo l’ennesimo episodio di maltrattamenti in famiglia, un fenomeno purtroppo ancora troppo diffuso, spesso difficile da riconoscere e denunciare, soprattutto quando si verifica tra le mura domestiche. In questo contesto, la denuncia della donna assume un’importanza cruciale, non solo per il suo caso personale, ma anche come esempio di resistenza e di richiesta di giustizia.
Ora spetta al giudice decidere sul destino del giovane, mentre la madre, dopo mesi di paura e sofferenze, cerca di ricostruire la propria vita lontano dalle minacce e dagli abusi.
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