Dalle 19:00 di oggi, mercoledì 11 dicembre, gli utenti di Facebook, Whatsapp, Instagram, Threads e Messenger stanno segnalando gravi problemi di funzionamento. L’interruzione dei servizi, di portata internazionale, ha coinvolto non solo l’Italia, ma anche paesi come Germania, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Australia e Giappone.
Il down ricorda eventi analoghi del passato, come quello avvenuto il 6 giugno 2023, quando tutti i principali servizi di Meta registrarono simultaneamente disservizi su scala mondiale.
In Italia, Whatsapp è stato il servizio maggiormente colpito. Secondo i dati riportati da Downdetector, alle 19:02 il numero di segnalazioni ha superato le 14.000, indicando un problema diffuso. Anche più di un’ora dopo, alle 20:36, le segnalazioni continuavano a essere nell’ordine di migliaia. I problemi principali riguardano l’impossibilità di inviare messaggi, una situazione che simula l’assenza di connessione alla rete da parte degli smartphone.
Come da prassi, molti utenti si sono riversati su X (precedentemente Twitter), dove l’hashtag #whatsappdown è rapidamente diventato virale con oltre 10.000 post. Tra meme e ironie, l’evento ha generato reazioni immediate e diffuse. Un utente ha scritto: “Io che continuavo a spegnere e riaccendere Internet quando invece era #whatsappdown”, un esempio del tono leggero che ha caratterizzato molte delle conversazioni.
Alle 19:49, un aggiornamento ufficiale da parte dell’account X di Whatsapp ha fornito un primo chiarimento: “Siamo consapevoli di alcuni problemi di accesso a WhatsApp. Stiamo lavorando attivamente a una soluzione e stiamo iniziando a vedere un ritorno alla normalità per la maggior parte delle persone. Ci aspettiamo che le cose tornino alla normalità a breve”. Questo messaggio ha rassicurato parzialmente gli utenti, anche se per molti il servizio non era ancora stato ripristinato.
Nel frattempo, anche Instagram ha registrato difficoltà significative. L’hashtag #instagramdown, alle 20:40, contava già oltre 36.400 utilizzi. Gli utenti hanno segnalato problemi soprattutto nel caricamento di storie e post, con l’80% delle segnalazioni relative a questo tipo di malfunzionamento. Anche qui, l’ironia ha trovato spazio: “Everybody coming to twitter to see if Facebook and Instagram down” (“Tutti che arrivano su Twitter per vedere se Facebook e Instagram sono in down”) è stato uno dei post più condivisi.
L’account ufficiale X di Instagram ha fornito una dichiarazione simile a quella di Whatsapp: “Ciao, sappiamo che c’è un problema tecnico che impedisce ad alcune persone di accedere a Instagram. Stiamo lavorando per far tornare le cose alla normalità il più rapidamente possibile e ci scusiamo per qualsiasi inconveniente”.
L’ondata di disservizi ha interessato anche altre piattaforme di Meta, come Threads e Messenger, sebbene con un impatto meno evidente rispetto a Whatsapp e Instagram. Gli utenti di Threads hanno segnalato difficoltà di accesso e rallentamenti, mentre Messenger ha riscontrato problemi minori.
Questi eventi non sono rari per le piattaforme di Meta, che negli ultimi anni hanno affrontato diversi episodi di down globali. Oltre all’evento del giugno scorso, altri blackout hanno evidenziato la fragilità di un ecosistema digitale interconnesso che, quando subisce un’interruzione, lascia milioni di persone isolate o impossibilitate a comunicare.
Le cause di questi blackout vengono generalmente attribuite a problemi tecnici interni, come errori di configurazione dei server o aggiornamenti del sistema che non funzionano come previsto. Tuttavia, Meta non ha ancora fornito dettagli specifici sulle ragioni del down odierno.
Le conseguenze di questi episodi sono rilevanti non solo per gli utenti privati, ma anche per le aziende che dipendono dalle piattaforme di Meta per comunicazioni e attività commerciali. In casi simili, la reazione degli utenti spesso si traduce in una migrazione temporanea verso altre applicazioni e servizi di messaggistica, come Telegram o Signal.
Al momento, il ripristino dei servizi sembra essere in corso, e Meta ha dichiarato di aspettarsi un ritorno alla normalità entro breve tempo. Tuttavia, la vicenda evidenzia ancora una volta quanto le interruzioni tecnologiche possano avere un impatto significativo su scala globale. Con milioni di persone dipendenti da pochi servizi centralizzati, il bisogno di soluzioni alternative e infrastrutture più robuste si fa sempre più pressante.
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