Controcopertina

Marianna Aprile: “Sangiuliano colpito dalla sua presunzione, Maria Rosaria Boccia è consapevole di ciò che afferma”



L’intervista a Liliana Segre, seguita da un’appassionata conversazione con Maria Rosaria Boccia, segna un’estate indimenticabile per Marianna Aprile e Luca Telese, conduttori di In Onda. Secondo Marianna Aprile, questo segmento è stato particolarmente significativo per il Paese, come sottolineato su Fanpage.it. La giornalista ha affermato che “è stata la foto del Paese”, esprimendo come in breve tempo siano emerse le più espressive e contraddittorie dinamiche della nostra società. Questo format ha saputo rimanere al passo con eventi e temi di grande rilevanza, rendendo l’edizione conclusasi il 8 settembre 2024 tra le più memorabili.



L’affinità tra i due presentatori è stata un elemento chiave di questo successo, spingendo altre trasmissioni a cercare di replicare, senza aderenza, la loro formula a due. A Fanpage.it, Aprile ha osservato che “in due mesi sono emersi il meglio e il peggio”, descrivendo le sfide e le cadute della società. Accennando al caso Sangiuliano-Boccia, la giornalista ha enfatizzato l’arroganza dell’ex ministro, ma ha anche elogiato Boccia per la sua preparazione e determinazione, sottolineando la sua conoscenza diretta delle questioni trattate.

L’edizione di quest’anno ha toccato momenti storici, come le dichiarazioni di Liliana Segre, che colpiscono particolarmente perché riflettono le tensioni sociali attuali, ma anche la discesa in campo di Oliviero Toscani, che ha parlato della sua personale battaglia contro il male. Nessun aspetto è stato trascurato: dall’antisemitismo crescente fino agli eventi internazionali, come i disordini in Francia e le crisi politiche negli Stati Uniti, il programma ha trattato una vasta gamma di temi di rilevanza globale. Marianna ha significato che “in estate, abbiamo avuto l’imbarazzo della scelta”.

La sua impressione su Maria Rosaria Boccia, che inizialmente appariva quasi robotica in un’intervista precedente, è cambiata radicalmente, attribuendo il merito al modo in cui Luca Telese connettendo e instaurando un clima di fiducia. Quello che per molti era un semplice confronto, per i due conduttori è divenuto un’opportunità per ascoltare e comprendere le sfide della Boccia, rendendo il suo punto di vista più accessibile.

L’organizzazione dell’intervista con Boccia è stata spontanea, con solo un giorno di preavviso. I conduttori hanno subito notato la disponibilità della protagonista al dialogo, confermando che la sua decisione di parlare è maturata soprattutto dopo le affermazioni di Sangiuliano. “Se lui non dice la verità, la verità la dico io”, afferma Aprile, a significare la determinazione della Boccia nel voler esprimere il suo lato della storia.

Il cambiamento nei social di Boccia, come dimostrato da un post che paragonava la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a un pugile, ha sorpreso Aprile. “Questo tipo di confidenza con le istituzioni è insolita”, ha affermato, sottolineando come i social siano diventati il suo principale punto di contatto. “Tagga chi ha un ruolo importante, una modalità completamente diversa rispetto al passato”, ha aggiunto, convertendo un tale approccio in efficacia comunicativa.

Riguardo a Gennaro Sangiuliano e alle sue diciotto nomine come ultimo atto da ministro, Marianna ha parlato del suo atteggiamento arrogante nei confronti della stampa e del pubblico: “Il suo approccio alla gestione dell’informazione è stato inefficace”. Sangiuliano ha spesso ribaltato le domande invece di rispondere in modo diretto, cosa che ha delineato un quadro negativo della sua leadership. Aprile esprime chiaramente che la sua strategia di comunicazione ha lasciato a desiderare e l’ha messo in una posizione vulnerabile rispetto ai suoi colleghi.

Infine, riguardo alle sue esperienze passate nella Rai, ha rivelato che non ha mai affermato di essere stata “cacciata” dalla rete. Afferma che esista una narrazione messa in giro per minimizzare la realtà di chi è andato via per motivi meno spontanei. Sul programma Forrest, che ha ricevuto un buon riscontro da parte del pubblico, ha notato che i termini del confronto con la direzione sono stati ambigui, lasciando i conduttori in una situazione di incertezza.

Per In Onda, i fan devono aspettare fino a Natale per rivedere Marianna e Luca insieme. “Siamo come i parenti che si incontrano solo durante le festività”, ha concluso la Aprile, contente ma consapevole dell’importanza di mantenere un’identità chiara e distintiva nel panorama delle trasmissioni televisive italiane.



Add comment