Manuela Petrangeli è stata uccisa in strada. Mentre diceva “Amore di mamma, ti vengo a prendere”, è stata colpita dagli spari dell’ex compagno che si trovava in auto



Una tragedia ha sconvolto la città di Roma nel primo pomeriggio di oggi, quando Manuela Petrangeli, una fisioterapista di 40 anni, è stata brutalmente uccisa dall’ex compagno mentre stava camminando per strada insieme a una collega. L’uomo, che si è poi costituito presso una caserma dei carabinieri, ha aperto il fuoco con un fucile a canne mozze, ferendo mortalmente Manuela. Nonostante i tentativi di rianimazione, la donna è deceduta sul posto.



La dinamica dell’omicidio e il dolore delle colleghe

Secondo le prime ricostruzioni, Manuela era appena uscita dal lavoro alla Clinica Villa Sandra, dove lavorava da vent’anni. Aveva da poco parlato con il figlio, promettendogli di andarlo a prendere a breve. Mentre stava camminando a piedi insieme a una collega, è stata raggiunta dall’ex compagno, che è sceso dalla sua auto, una Smart, e ha aperto il fuoco. Le colleghe di Manuela, visibilmente provate, la ricordano con affetto e ammirazione, sottolineando il suo ruolo di punto di riferimento per i genitori e la sua professionalità come fisioterapista.

Le indagini e il coinvolgimento del pool anti violenza

Sul luogo dell’omicidio sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale di Roma, e le indagini sono state affidate al pool anti violenza, coordinato dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini. Si prevede anche l’autopsia sul corpo della vittima per chiarire ulteriori dettagli sulla dinamica dell’omicidio. L’ex compagno di Manuela, che era anche il padre del loro figlio, si è costituito presso una caserma dei carabinieri dopo aver commesso il delitto.Questa tragedia mette in luce ancora una volta la piaga del femminicidio e la necessità di intervenire per prevenire e contrastare la violenza di genere.

Manuela Petrangeli era una donna che si stava dedicando alla sua famiglia e al suo lavoro, eppure la sua vita è stata spezzata dalla furia omicida dell’ex compagno. È fondamentale che la società civile si mobiliti per sensibilizzare sull’importanza del rispetto e dell’uguaglianza tra uomini e donne, e che le istituzioni mettano in atto politiche efficaci per proteggere le vittime di violenza e punire severamente i colpevoli.La comunità di Roma si stringe attorno alla famiglia di Manuela, offrendo il proprio sostegno in un momento di indicibile dolore. La memoria di questa donna coraggiosa e dedita al suo lavoro e alla sua famiglia dovrà essere un monito per tutti noi, affinché tragedie simili non si ripetano mai più. È nostro dovere onorare la sua vita e il suo sacrificio, impegnandoci ogni giorno per costruire una società più giusta e rispettosa della dignità di ogni essere umano.



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