Maestra perde la vita durante le vacanze in Sicilia: Bianca Maria Cocuzzi colpita da un malore in mare e annega



Una tragedia si è consumata nelle acque di Ponente a Milazzo, nel Messinese, dove Bianca Maria Cocuzzi, una maestra di 63 anni originaria di Pescasseroli ma domiciliata a Roma con la sua famiglia, ha perso la vita per annegamento. Secondo una prima ricostruzione, la donna avrebbe avuto un malore dopo essersi tuffata in mare durante una vacanza solitaria.



Il ritrovamento del corpo e i tentativi di rianimazione

Il corpo esanime di Bianca Maria Cocuzzi è stato avvistato da alcuni bagnanti, che hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Sul posto è intervenuta una motovedetta della Guardia Costiera, che ha recuperato la 63enne e l’ha condotta a riva. I sanitari hanno tentato disperatamente di salvarle la vita, con manovre di rianimazione cardiopolmonare, purtroppo senza successo. Sono in corso gli accertamenti per ricostruire con esattezza la dinamica e le cause dell’incidente.

La vita di Bianca Maria Cocuzzi e una tragica coincidenza

Bianca Maria Cocuzzi si trovava in vacanza da sola a Milazzo, alloggiando in un Bed & Breakfast. Era arrivata da qualche giorno e lascia il marito e un figlio avvocato, recentemente convolato a nozze. Una coincidenza che non passa inosservata è il fatto che il nipote della vittima, un ragazzo di 18 anni, sia morto allo stesso modo l’estate scorsa. La stessa tragica fine è toccata anche a Bianca Maria Cocuzzi.

Questa tragedia getta una luce sull’importanza della sicurezza in spiaggia e della necessità di prestare attenzione ai segnali del proprio corpo, soprattutto durante le vacanze. È fondamentale che le autorità competenti mettano in atto misure per garantire la sicurezza dei bagnanti e che i cittadini siano sensibilizzati sull’importanza di un comportamento responsabile in acqua.La comunità di Pescasseroli e Roma, dove Bianca Maria Cocuzzi viveva e lavorava, si stringe attorno alla sua famiglia in questo momento di indicibile dolore. La memoria di questa donna dedicata all’insegnamento e alla sua famiglia dovrà essere un monito per tutti noi, affinché tragedie simili non si ripetano mai più. È nostro dovere onorare la sua vita e il suo sacrificio, impegnandoci ogni giorno per costruire una società più attenta alla sicurezza e al benessere di tutti i cittadini.


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