Due bambini vittime di abusi atroci, ritrovati in strada mentre cercavano soccorso, porteranno per sempre le cicatrici delle torture subite.
Due bambini, di cinque e sette anni, sono stati rinvenuti in condizioni disperate mentre vagavano in strada ad Aprilia, abbandonati dalla madre che si è poi data alla fuga, tentando di scappare in Francia. L’ispettore della Squadra Mobile, Fabio Reali, ha descritto i piccoli con un paragone agghiacciante, affermando che “erano ridotti come i bambini del campo di sterminio di Auschwitz“. La madre, attualmente sotto processo per maltrattamenti, ha lasciato segni indelebili non solo sul corpo ma anche nella mente dei suoi figli, i quali hanno ricevuto cure per le gravi ferite subite presso l’ospedale Bambino Gesù di Roma.
L’agente ha rivelato che i due piccoli apparivano estremamente denutriti e mostrano segni evidenti di severe maltrattamenti: “Si notavano le ossa, avevano il fisico deformato, la pancia smisuratamente gonfia e segni di morsi di topi e bruciature da sigarette“, ha affermato Reali, come riportato da Il Corriere della Sera. L’uomo con cui conviveva la donna sarebbe attualmente in fuga e viene attivamente ricercato. Il padre dei bambini, invece, vive in Francia con due gemelli, anch’essi figli della donna, ed è estraneo alle atrocità perpetrate ai danni dei due figli maggiori, ignaro di quanto accadeva nel casolare.
Attualmente, i due bambini sono in una comunità protetta. Nicola, il più giovane, rimarrà cieco per tutta la vita, mentre Dario ha subito danni permanenti all’omero. Quando la polizia li ha trovati, i due stavano vagando senza meta, denutriti e con evidenti segni di abusi: bruciature di sigarette e segni di scottature da acqua bollente sui loro corpi. Le indagini condotte dalla polizia hanno rivelato un quadro raccapricciante di abusi protrattosi nel tempo, che avrebbero avuto inizio almeno due anni prima, quando la madre ha deciso di trasferirsi con il suo nuovo compagno.
In quell’abitazione, la madre ha smesso di prendersi cura dei due bambini, abbandonandoli senza né cibo né acqua, sottoponendoli a ripetute torture. Per alleviare la loro fame, i bambini sono stati costretti a mangiare terra. Quando la polizia li ha soccorsi, si esprimevano solo a gesti, incapaci di parlare o comunicare. Gli agenti hanno immediatamente iniziato a cercare la madre, che è stata arrestata mentre tentava di allontanarsi verso la Francia, abbandonando i figli nel casolare.
“Sono stati ricoverati con gravi problemi fisici”, ha dichiarato il neuropsichiatra infantile Ugo Sabotello, che si è preso cura di loro. “Abbiamo riscontrato una cecità incipiente, lesioni e traumi evidenti. La loro condizione dal punto di vista neurologico e psichiatrico era preoccupante, poiché questi bambini soffrivano di una profonda deprivazione, avendo ricevuto solo il minimo necessario per sopravvivere.” Questa tragica vicenda sottolinea l’importanza di garantire la sicurezza e il benessere dei bambini più vulnerabili, affinché simili atrocità non possano ripetersi in futuro.
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