Controcopertina

Madre in preda ai fumi dell’alcol si addormenta nell’auto al caldo, quando si sveglia la figlia di 3 anni non è più viva nel seggiolino



Un uomo ha rinvenuto madre e figlia in un’auto ferma al sole. La deviazione del destino ha segnato la vita di molti. I soccorsi hanno confermato il decesso della piccola. La donna è stata arrestata per omicidio colposo.



Un’orribile tragedia si è verificata venerdì scorso ad Anaheim, una città californiana vicina a Los Angeles, dove una madre ubriaca si è addormentata nell’auto ferma e chiusa, esposta al sole cocente. La sua bambina di soli 3 anni, rimasta nel seggiolino, è stata scoperta senza vita. A far luce sulla situazione è stato un familiare, che intorno alle 16:20 ha notato l’auto parcheggiata e ha deciso di intervenire, dopo aver visto che la donna non mostrava segni di vita.

All’arrivo dei soccorsi, la temperatura esterna si aggirava intorno ai 40 gradi, con l’auto che viaggiava verso le proporzioni di un forno. L’41enne, identificata come Sandra Hernandez, era svenuta alla guida, mentre la bimba era seduta sul seggiolino posteriore. I soccorritori hanno trovato la madre che si stava risvegliando, ma per la figlia era già troppo tardi. Nonostante i tentativi disperati dei medici, la piccola è stata dichiarata morta poco dopo essere stata trasportata in ospedale.

La polizia ha confermato la presenza di bottiglie di alcolici vuote all’interno del veicolo. A seguito di questi eventi, e dopo che la madre ha ricevuto l’assistenza medica necessaria, è stata arrestata con l’accusa di omicidio colposo e abbandono di minore. Oltre ai controlli standard, si sta anche aspettando l’autopsia che stabilirà con certezza le cause del decesso, benché i primi rilievi indicano un colpo di calore come fattore determinante.

Il padre della vittima, visibilmente distrutto, ha raccontato la propria disperazione: “Mi sento frantumato, devastato”. È emerso che la madre stava affrontando gravissimi problemi di depressione post-partum. Non è la prima volta che la famiglia vive una tragedia: nel 2012, due figli più grandi di quest’uomo, rispettivamente di 5 e 9 anni, sono morti dopo che un conducente ubriaco ha investito la loro tenda durante un campeggio nel Dakota del Nord. “Rivivere tutto ciò è un dolore che non riesco a sopportare”, ha affermato un parente in lacrime, sottolineando l’intensificazione del dolore per questa nuova tragedia familiare.

Le autorità hanno esortato la comunità a riflettere sull’importanza della sicurezza e della responsabilità genitoriale, specialmente in situazioni che possono rivelarsi letali. La prevenzione e l’educazione su queste tematiche sono fondamentali per evitare che altre tragedie simili si verifichino in futuro.



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