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Luca Hamori esprime sorpresa prima del match con Imane Khelif affermando che affronterà un avversario e che nel 2023 questo è stato dimostrato



Luca Hamori ha rivolto un attacco a Imane Khelif prima del match dei quarti di finale dei pesi welter femminili alle Olimpiadi di Parigi 2024. Dopo aver eliminato tutte le sue storie e disattivato i commenti su Instagram, l’atleta ungherese ha recentemente pubblicato un video su TikTok in cui critica la pugile algerina.



Luca Hamori, prima del confronto decisivo per i quarti di finale, ha caricato un video sul proprio profilo TikTok affermando: “Domani devo combattere contro un uomo. È stato dimostrato che Imane Khelif è un uomo. Nel 2023 è stata squalificata”.

Dopo aver rimosso tutte le sue storie e disattivato i commenti sul suo profilo Instagram, la pugile ungherese ha diffuso un video intitolato ‘La risposta a molte domande è qui…’, in cui critica la sua prossima avversaria, nonostante Mark Adams, portavoce del Comitato Olimpico Internazionale, abbia confermato che Imane è una donna. Gli eventi accaduti prima, durante e dopo il match contro Angela Carini hanno creato un clima complicato in vista del prossimo incontro dell’atleta algerina.

Ci si interroga sul motivo per cui abbia rimosso i post offensivi nei confronti della prossima avversaria dai social media. La ragione risiede nel fatto che il Comitato Olimpico algerino ha presentato una denuncia contro le pubblicazioni offensive di Hamori, il quale ha ricevuto un ultimo avvertimento dal CIO.

Tra le varie pubblicazioni di cattivo gusto, in cui il volto dell’avversaria è stato barrato di rosso, Luca Hamori ha condiviso un’immagine di un falso poster di combattimento rappresentante una donna su un ring di pugilato di fronte a un avversario molto più imponente.

Alla vigilia dello scontro, Luca Hamori ha enfatizzato il tono polemico dichiarando alla stampa di “non temere” il suo avversario: “Se lui o lei è un uomo, sarebbe una vittoria ancora più significativa se dovessi vincere io”, ha affermato in uno dei molti post condivisi sul suo account Instagram e successivamente rimossi.

Lajos Berkó, membro del consiglio esecutivo dell’associazione pugilistica ungherese, ha dichiarato: “Sono molto rattristato dal fatto che ci sia uno scandalo e che dobbiamo discutere di un argomento che non è compatibile con lo sport. Questo è inaccettabile e scandaloso”. L’associazione intende “esprimere la propria indignazione e chiedere al CIO di riconsiderare la sua decisione, che ha permesso a un atleta già squalificato di partecipare al sistema di gare del CIO”.



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