La scomparsa di Luca Giurato, avvenuta l’11 settembre all’età di 84 anni, lascia un grande vuoto nel panorama della televisione italiana. Per decenni, Giurato è stato uno dei volti più noti del piccolo schermo, capace di accompagnare gli spettatori con la sua calda presenza e il suo inconfondibile stile. La sua ultima apparizione in tv risale a gennaio 2019, quando fu intervistato da Paola Salluzzi e in quell’occasione confessò di essere esausto dalla conduzione: “Tornerei in tv solo per una rubrica satirica, la chiamerei ‘Attenti al matto!’”.
Perché Luca Giurato aveva smesso di andare in televisione
Dopo una carriera ricca di successi come conduttore, opinionista e inviato, Giurato ha deciso di ritirarsi dalla scena televisiva per dedicarsi a una vita più privata. La famiglia ha sempre occupato un posto centrale nel suo cuore, e negli ultimi anni ha trovato un rinnovato piacere nel trascorrere il tempo con suo nipote Diego, figlio di suo figlio Fulvio. Durante l’intervista, Paola gli chiese se avesse realizzato tutte le sue aspirazioni professionali nel campo del giornalismo e se avesse in mente di intraprendere altri progetti. Giurato, con onestà, rispose:
“Mentirei se dicessi che desidero riprendere la conduzione di un programma importante, ma se qualcuno mi contattasse per una rubrica settimanale di brevissima durata, lo farei. Magari una sezione flash di un minuto e mezzo o due, con un taglio satirico. Ho anche pensato al titolo: ‘Attenti al matto'”.
Il curioso incontro con il Presidente George Bush
Luca Giurato ha ricoperto ruoli prestigiosi durante la sua lunga carriera, tra cui direttore del giornale radio, direttore del GR1 e vice direttore del TG1. Grazie a queste esperienze, ha avuto l’opportunità di incontrare personaggi di spicco, come l’allora Presidente degli Stati Uniti, George Bush. In un’intervista, raccontò di questo incontro raccontando come riuscì a distogliere l’attenzione da temi politici conversando con Bush su argomenti più leggeri. Giurato ricordò:
“Mi trovavo a Washington per accompagnare l’allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Durante l’incontro con Bush, gli chiesi che tipo di legno utilizzasse per giocare a golf, dopo aver visto un video dove colpiva una pallina con un legno insolitamente lungo. La sua reazione fu incredibile: mi toccò la spalla, mostrando un sorriso autentico, come se apprezzasse poter parlare di golf invece che di politica”.
Il rapporto con Paola Salluzzi
In chiusura dell’intervista, Paola Salluzzi ha condiviso i ricordi del loro lavoro insieme a Uno Mattina. Rivivendo quei momenti, ha rivelato quanto fosse nervosa quando è arrivata in trasmissione. “Durante i collegamenti più delicati, come quelli da Gerusalemme, lui mi scriveva le domande migliori e mi passava il foglio”, ha raccontato. “Puntualmente, l’inviato mi diceva: ‘Questa è proprio una bella domanda’. Chi fa queste cose, se non un vero amico?” Le sue parole sottolineano il profondo legame di amicizia e la generosità di Giurato, che rimarrà nel cuore di chi lo ha conosciuto.
La perdita di Luca Giurato non è solo una triste notizia per il mondo della trasmissione, ma un evidente segno di quanto il suo contributo abbia lasciato un’impronta indelebile nella memoria degli italiani. La sua carriera, i suoi aneddoti e il suo spirito continueranno a vivere nelle storie raccontate da chi ha avuto il privilegio di lavorare con lui.
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