Lorenzo Richelmy, noto attore italiano, ha deciso di condividere pubblicamente una vicenda personale che lo ha segnato profondamente. Durante la puntata de Le Iene andata in onda l’8 dicembre, l’attore ha raccontato di essere stato vittima di stalking per un periodo di dieci anni. Con un monologo intenso e toccante, Richelmy ha svelato alcuni dettagli inquietanti sulla persecuzione subita, sottolineando di aver ricevuto ben 27.432 messaggi da parte del suo stalker.
L’attore ha spiegato di aver scelto di non rivelare l’identità della persona responsabile, mantenendo il riserbo sulla questione e non specificando se si tratti di un uomo o una donna. Tuttavia, Richelmy ha voluto mandare un messaggio diretto al suo persecutore: “Non ti ho mai risposto, ma ti ho già denunciato”.
Durante il monologo, l’attore ha descritto con precisione il contenuto dei messaggi ricevuti nel corso degli anni. Ha iniziato il suo discorso con uno sguardo serio e una voce determinata, dicendo: “In dieci anni mi hai mandato 27.432 messaggi. Avrei voluto leggerli tutti ma non ce l’ho fatta, non per la quantità ma per il contenuto”. Per analizzare il materiale ricevuto, Richelmy ha dichiarato di essersi avvalso dell’aiuto di ChatGPT, un modello di intelligenza artificiale in grado di elaborare e classificare i messaggi.
Secondo quanto emerso dall’analisi condotta, i messaggi sono stati suddivisi in diverse categorie. Ben 11.300 erano messaggi di odio, mentre 7.600 erano dichiarazioni d’amore. Altri 6.325 sono stati definiti come neutri. Tra questi, mille erano foto a sfondo erotico, e di queste, “410 foto a sfondo erotico con te come soggetto”, ha dichiarato riferendosi direttamente al suo stalker.
La vicenda non si è limitata solo ai messaggi scritti e alle immagini. Richelmy ha rivelato che il suo persecutore gli ha inviato anche 101 brani musicali. Ha poi aggiunto un dettaglio significativo: “A ChatGPT ho anche chiesto di fare una classifica delle parole più usate. Al primo posto troviamo amore, al secondo posto troviamo cucciolo, al terzo posto troviamo troa. Menzione d’onore per il verbo leccare, che compare in tutte le sue forme 3.726 volte”*.
Nonostante la gravità della situazione, l’attore ha sottolineato di non aver mai risposto ai messaggi ricevuti negli anni. Tuttavia, nel corso del programma televisivo, ha scelto di replicare simbolicamente all’ultimo messaggio ricevuto su Telegram il 29 novembre 2024. Leggendo le parole del suo stalker ad alta voce, ha dichiarato: “Sei la mia troa più lurida, tranquillo non lo faccio il tuo nome, ti ho già denunciato”*.
La decisione di condividere pubblicamente questa esperienza è stata presa con l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza di denunciare episodi di stalking e violenza psicologica. Lorenzo Richelmy ha voluto sottolineare che nonostante il lungo periodo di persecuzione subito, ha trovato la forza di agire legalmente contro la persona responsabile.
Il caso sollevato dall’attore mette in evidenza una problematica sempre più diffusa nella società moderna: lo stalking digitale. L’uso delle tecnologie e delle piattaforme online ha reso più semplice per i persecutori inviare messaggi ossessivi e mantenere un controllo costante sulle loro vittime. Tuttavia, come dimostra la vicenda di Richelmy, è fondamentale non sottovalutare questi comportamenti e rivolgersi alle autorità competenti per tutelarsi.
Nel corso del suo intervento a Le Iene, Richelmy ha dimostrato grande coraggio nel raccontare pubblicamente ciò che ha vissuto. Il suo monologo è stato accolto con grande attenzione dal pubblico e dai media, contribuendo a portare alla luce un tema delicato e spesso sottovalutato.
La vicenda ha anche suscitato riflessioni sull’importanza del supporto psicologico per le vittime di stalking. Affrontare situazioni così complesse può essere estremamente difficile senza un adeguato sostegno emotivo e professionale. La scelta dell’attore di utilizzare strumenti tecnologici come ChatGPT per analizzare i messaggi ricevuti dimostra come le nuove tecnologie possano essere utilizzate in modo positivo per affrontare situazioni problematiche.
Richelmy ha concluso il suo intervento ribadendo l’importanza della denuncia e della giustizia: “Non ti ho mai risposto perché non meritavi una risposta, ma questo non significa che io sia rimasto in silenzio. Ho agito nel modo giusto e continuerò a farlo”.
Il caso di Lorenzo Richelmy rappresenta un esempio significativo di come personaggi pubblici possano utilizzare la loro visibilità per sensibilizzare su tematiche sociali rilevanti. La sua testimonianza a Le Iene è stata un atto di coraggio che potrebbe ispirare altre vittime a farsi avanti e a denunciare situazioni simili.
Add comment