Lo scontrino che suscita polemiche: 72 euro per una giornata in una piscina di Ostia, con sdraio e ombrellone



Un utente ha scatenato un intenso dibattito su Facebook postando lo scontrino di una giornata allo Stabilimento Venezia di Ostia, lamentandosi dei costi elevati per l’accesso e i servizi.



Recentemente, su un gruppo Facebook, un post di un utente che lamentava i costi di una giornata allo Stabilimento Venezia di Ostia ha generato un’ampia discussione. L’utente, che ha scelto di non rimanere anonimo, ha condiviso uno scontrino che dettagliava una spesa di 72 euro per l’ingresso in piscina di due adulti e due bambini, l’uso di due ombrelloni e un lettino. Il punto che ha suscitato maggiori discussioni è stato il costo di 20 euro a lettino, considerato eccessivo da molti.

La risposta del titolare dello stabilimento

In risposta alle critiche, il titolare dello stabilimento, Ruggero Barbadoro, ha difeso la struttura delle tariffe attraverso una dichiarazione pubblicata sul quotidiano la Repubblica. Barbadoro ha sostenuto l’adeguatezza dei prezzi richiesti, sottolineando l’importanza della trasparenza: “Secondo me il prezzo è giusto, l’importante è che sia tutto pubblicato così i bagnanti possono scegliere e decidere, io metto il cartello sotto la cassa così sono visibili a tutti facilmente”. Egli ha inoltre evidenziato che lo Stabilimento Venezia è tra i più lussuosi del lungomare di Ostia, offrendo servizi esclusivi come spa e abbonamenti stagionali che possono raggiungere fino a 4.000 euro.

Opinioni divise tra gli utenti dei social media

Le reazioni su Facebook mostrano opinioni divise. Alcuni utenti supportano la posizione del titolare, argomentando che chi cerca servizi esclusivi dovrebbe aspettarsi di pagare tariffe superiori e che, per chi preferisce soluzioni più economiche, esistono sempre alternative come le spiagge libere o stabilimenti meno lussuosi. Questi commenti riflettono una varietà di opinioni sulla questione del costo dei servizi ricreativi e l’accessibilità di strutture di lusso.

La discussione sollevata da questo episodio evidenzia non solo le diverse percezioni del valore in relazione ai servizi turistici e ricreativi ma anche il modo in cui le piattaforme social possono amplificare e influenzare il dibattito pubblico su questioni di interesse locale. Con le opinioni così fortemente divise, il dibattito su quali siano i prezzi giusti per servizi di qualità superiore appare destinato a continuare.



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