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Licenziato a causa di un danno di 280 euro, un uomo di 55 anni ha deciso di togliersi la vita. I colleghi hanno dichiarato: “Era un lavoratore esemplare”



Licenziamenti per motivi banali portano a tragedie: un uomo di 55 anni decide di porre fine alla sua vita dopo il licenziamento, i colleghi lo difendono.



Un dipendente di 55 anni originario di Piove di Sacco, in provincia di Padova, ha preso una tragica decisione dopo essere stato licenziato a causa di un danno economico di soli 280 euro. La notizia ha scosso la comunità lavorativa e i familiari, che hanno espresso indignazione nei confronti di un trattamento che molti ritengono sia stato eccessivo. L’uomo, che aveva dedicato oltre 20 anni alla Metro, una delle maggiori catene nel settore della ristorazione e ospitalità in Italia, non ha mai mostrato segni di difficoltà durante la sua carriera.

Secondo quanto dichiarato dalla società, il licenziamento sarebbe stato il risultato di una violazione delle procedure aziendali avvenuta tre mesi prima del tragico evento. L’uomo sarebbe stato coinvolto in una pratica scorretta che ha portato a una contestazione disciplinare da parte dell’azienda. La risposta dell’azienda a tale evento, culminata nella lettera di licenziamento, ha suscitato una forte discussione tra i colleghi e alcuni rappresentanti sindacali. “Era un lavoratore esemplare, mai ci aveva dato problemi in tutti questi anni,” hanno affermato i colleghi, evidenziando la sproporzione della reazione aziendale rispetto al danno materiale.

Amici e colleghi ricordano l’uomo come una persona positiva, caratterizzata da una grande curiosità e passione per la vita. Michele Mognato, ex vicesindaco di Venezia, ha condiviso un commovente messaggio sui social media, ricordando una recente conversazione in cui avevano discusso di vita e politica. “Mi interrogo su come una situazione simile possa averlo travolto. È difficile contenere la rabbia per quanto è successo,” ha dichiarato Mognato.

In risposta alla triste vicenda, le rappresentanze sindacali che hanno cercato di supportare il 55enne hanno reso noto un comunicato esprimendo la loro indignazione per quanto accaduto. “La sua morte è una perdita inaccettabile per tutti noi,” hanno affermato, sottolineando l’importanza di un ambiente di lavoro che promuova il benessere psicologico dei dipendenti.

Alla notizia della scomparsa dell’uomo, la Metro ha rilasciato un comunicato ufficiale: “Siamo vicini alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che lo conoscevano. A partire dall’inizio di agosto non era più un nostro collaboratore e il nostro pensiero va a tutti i suoi colleghi nel punto vendita di Venezia.” Questo incidente tragico riporta in luce la necessità di una riflessione profonda sulle politiche aziendali e sull’importanza del supporto emotivo nei contesti lavorativi.



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