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Liam Lawson: il debuttante di F1 più controverso, già mal visto dai colleghi piloti



Liam Lawson è tornato nel mondo della Formula 1 dopo un’assenza, ma il suo rientro si è rivelato tutto fuorché tranquillo. Il neozelandese, subentrato a Daniel Ricciardo, ha già fatto parlare di sé, creando tensione e controversie in pista in sole due gare. Il suo stile di guida audace e a tratti aggressivo ha generato più di una polemica, culminando in scontri memorabili con piloti di alto calibro come Sergio Perez e Fernando Alonso.

Il ritorno in F1 e le prime sfide

Liam Lawson ha fatto il suo ingresso nel campionato di Formula 1 con grandi aspettative. Dopo un periodo come terzo pilota della Red Bull, il team ha deciso di puntare su di lui, confidando nel suo talento per affrontare le ultime sei gare della stagione. Lawson è ben consapevole delle sue ambizioni: il posto al volante della Red Bull per il 2025 è alla sua portata, ma il suo immediato obiettivo è quello di guadagnarsi un sedile stabile nel team. Tuttavia, le sue prime uscite non sono state all’insegna della cordialità. Il neozelandese ha avuto un acceso duello con Checo Perez durante il Gran Premio del Messico, con il pilota messicano che ha definito Lawson “idiota” a causa della sua guida. Questo incontro ha chiarito che la strada per Lawson non sarà priva di ostacoli.



La crescente rivalità e le polemiche in pista

Nel Gran Premio di Austin, la sua gara di esordio, Lawson ha subito fatto sentire la sua presenza, risalendo dal fondo della griglia fino al nono posto. Tuttavia, il clou è arrivato con la controversa interazione con Alonso, che lo ha apostrofato dopo un contatto. Questi scontri non sono stati isolati, poiché un ulteriore episodio si è consumato durante il Gran Premio del Messico, dove Lawson ha mostrato ancora una volta la sua determinazione. Con il punto di vista di Perez che ha aggiunto tensione all’evento, Lawson ha avuto modo di intensificare il confronto.

La battaglia tra Lawson e Perez ha evidenziato uno stile di guida intransigente da parte del neozelandese. Nonostante la pressione, ha mantenuto la sua posizione, infliggendo danni alla vettura di Perez, già in difficoltà. Questo ha portato Lawson a ottenere un paio di punti importanti, ma anche a innestare un conflitto più profondo con il pilota messicano, culminato in un gesto poco sportivo: un dito medio mostrato in fase di sorpasso. Questo episodio ha sollevato molte critiche e domande sul rispetto in pista, soprattutto considerando il prestigio dei piloti coinvolti.

La tensione è proseguita durante il duello con Franco Colapinto, un altro giovane talento desideroso di mettersi in mostra. Nonostante Lawson non sia riuscito a superare Colapinto, la manovra è stata al centro dell’attenzione della FIA, che ha inflitto una penalità al pilota argentino. Lawson ha continuato a cercare la velocità, ma la competizione si è fatta sentire con Charles Leclerc che ha soffiato il giro veloce nelle fasi finali.

Le critiche di Perez e il futuro di Lawson

Dopo la gara in Messico, le parole di Sergio Perez sono state impietose nei confronti di Lawson. Il messicano ha detto: “Lawson corre contro tutti, è fuori controllo”. Ha messo in evidenza il rischio di collisioni inframmezzate che Lawson ha affrontato e ha sottolineato la necessità di un approccio più umile da parte sua. “Deve imparare a essere più rispettoso,” ha aggiunto Perez, riferendosi al dover essere a conoscenza delle dinamiche e delle relazioni tra piloti nel circuito della Formula 1.

Le polemiche attorno a Lawson dimostrano che il talento da solo non basta; è necessaria una mentalità che coniughi la competitività con il rispetto per gli avversari. Con ognuno di questi scontri, Lawson non solo si costruisce una reputazione in pista, ma anche una storia raccontata a tutti i fan della Formula 1. Il futuro è promettente, ma come imparerà a gestire questa fame di vittoria e le relazioni interpersonali determinerà la sua carriera a lungo termine nella categoria.’



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