Durante l’ultima sessione di interrogatorio, la giovane di 17 anni sopravvissuta alla tragedia ha ammesso che “rifarebbe tutto”. Il suo resoconto è davvero inquietante.
“Rifarei tutto, dovevamo liberarci dal diavolo”, sono state le prime parole pronunciate dalla ragazza di 17 anni, accusata di aver ucciso insieme a suo padre Giovanni Barreca, la madre Antonella Salamone e i due fratelli Kevin ed Emanuel, rispettivamente di 16 e 5 anni.
A una settimana dal tragico omicidio ad Altavilla Milicia, stanno emergendo diversi dettagli rilevanti per le indagini. Sembra che la ragazza (l’unica sopravvissuta alla tragedia) non fosse in uno stato di shock quando sono arrivate le forze dell’ordine. Anzi, sembra che fosse tranquillamente a dormire nella sua stanza e avesse con sé i cellulari dei familiari, presumibilmente per evitare che potessero lanciare l’allarme. Nella stanza accanto a quella della ragazza c’erano i corpi senza vita dei fratelli. Una scena che fa rabbrividire solo al pensiero.
Inoltre, secondo quanto riportato da Fanpage, sembra che la ragazza abbia scambiato alcuni messaggi con delle amiche mentre i suoi familiari dormivano indisturbati. Inoltre, il rituale di “purificazione dal diavolo” della madre e del fratello minore, rivolto anche a Kevin, sarebbe iniziato all’inizio del 2024. Antonella avrebbe intuito la pericolosità della preghiera, cercando di opporsi a questi rituali e per questo sarebbe stata uccisa per prima.
L’autopsia
Nel frattempo, al Policlinico di Palermo, il medico legale Davide Albano sta procedendo con l’autopsia sui corpi delle vittime. Gli avvocati della ragazza di 17 anni e di Giovanni Barreca, Vincenzo e Sergio Sparti, hanno annunciato che lasceranno il loro incarico “per problemi legati all’organizzazione del lavoro del nostro studio”. Un problema sollevato a causa di incompatibilità con il ruolo professionale.
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