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La storia di Maurizio Schillaci, parente di Totò: il passaggio da calciatore di successo a senzatetto



L’ex calciatore Maurizio Schillaci, cugino del famoso attaccante Totò Schillaci, ha vissuto una carriera calcistica che, sebbene lo abbia portato fino alla Serie A, è stata segnata da scelte sbagliate e problemi di salute. Con un debutto precoce a 17 anni, la sua storia si intreccia con quella dello sport, ma anche con momenti bui che hanno condizionato profondamente la sua vita. Scopriamo di più su di lui.



Biografia e carriera di Maurizio Schillaci

Nato Antonio Maurizio Schillaci a Palermo il 1° febbraio 1962, la passione per il calcio è emersa in giovane età, e la carriera di attaccante è iniziata con il Palermo. A soli 17 anni, si è fatto notare dai talent-scout, tanto che nel 1983 l’allenatore Zdeněk Zeman ha deciso di portarlo al Licata, squadra militante nelle serie inferiori. Tre anni dopo, Maurizio ha raggiunto la Lazio, dove ha dovuto affrontare significativi problemi fisici, in particolare a causa di un infortunio al tendine.

La sua carriera ha continuato a svilupparsi con le esperienze ai Messina e Juve Stabia, ma fu nel club romano che Maurizio Schillaci ha realizzato il sogno di giocare in Serie A. Purtroppo, i problemi di salute legati a una condizione dello scafoide del piede destro hanno compromesso irreparabilmente il suo percorso, costringendolo al ritiro anticipato a soli 31 anni.

Dai palcoscenici del calcio alla vita di senzatetto

Il ritiro forzato dal calcio ha avuto un impatto devastante sulla vita di Maurizio Schillaci. Affrontando un forte senso di isolamento, ha ceduto alle dipendenze da cocaina e eroina, che lo hanno spinto verso una condizione di estrema povertà. Per anni ha vissuto da senzatetto, chiedendo l’elemosina nel centro di Palermo e dormendo in auto o per strada.

Nel 2014, la sua vita è stata raccontata nel film “Fuorigioco”, che ha messo in luce sia i suoi successi che i momenti di profonda crisi associati a dipendenze e solitudine. Nonostante un tentativo di riprendere in mano la propria vita e trasferirsi in un appartamento offerto da un conoscente nel 2022, Maurizio ha finito per tornare a vivere in strada, più precisamente in Piazza Verdi, davanti al Teatro Massimo. La mancanza di cibo e le difficili condizioni di vita hanno aggravato i suoi già gravi problemi di salute, compresi episodi di denutrizione. Nel 2024, dopo il funerale di Totò Schillaci, ha affrontato una lunga degenza all’Ospedale Civico di Palermo a causa di un’infezione da tubercolosi.

Aspetti personali e curiosità su Maurizio Schillaci

Negli ultimi anni, Maurizio Schillaci ha vissuto gran parte della sua vita in solitudine, senza sostegno né al fianco di qualcuno. La sua vita è stata costantemente segnata dalla sua carriera, che lo ha portato a esprimere, in rare interviste, il dolore e la frustrazione per le ingiustizie subite in ambito professionale. Ha dichiarato: “I medici sociali mi hanno distrutto e mi hanno etichettato come un malato immaginario.”

  • Su Instagram, Maurizio tiene viva la memoria della sua carriera con post che rivelano anche dettagli della vita del cugino Totò.
  • Il rapporto tra Maurizio e Totò Schillaci è complicato: l’ex calciatore ha affermato di non aver mai ricevuto alcun sostegno economico dal cugino e che i loro legami si erano interrotti nel 1989.
  • In una riflessione sulla sua esperienza, Maurizio ha affermato: “Il calcio mi ha dato tanto, ma mi ha tolto ancora di più.”
  • I suoi cani, Johnny e Ciccio, sono stati i suoi unici compagni fedeli, rappresentando i pochi momenti di felicità nella sua vita complessa. Johnny è scomparso nel 2024, un altro colpo doloroso per Maurizio.


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