La promessa sposa ‘abbandonata’ sull’altare a Martina Franca: ma si è inventata tutto, ora rischia denuncia



La protagonista di questa storia incredibile è una quarantenne pugliese che ha inventato il suo matrimonio da zero. Dopo aver indossato l’abito nuziale, ha chiamato un autista per essere accompagnata dalla sua abitazione nel centro storico alla Cattedrale di San Martino. Lì ha atteso per ore, inutilmente, l’arrivo del suo ‘amato’, un cinquantenne che, secondo lei, insegnava nella stessa scuola dove lavora. Quando il prete ha cercato di consolarla, la donna ha spiegato la situazione surreale.



La prima volta a ottobre 2023

Non era la prima volta che succedeva. Già nell’ottobre 2023, la quarantenne aveva raccontato di essere stata abbandonata sull’altare. Il presunto sposo, completamente ignaro, aveva già un’altra relazione. Raggiunto telefonicamente da Repubblica, ha dichiarato: “Prima di intervenire su questa faccenda devo confrontarmi con il mio avvocato”.

Il secondo tentativo a marzo

Dopo il primo fallimento, la donna ha riprovato a marzo, riuscendo a fissare la data del matrimonio per il 10 luglio. Tuttavia, il fioraio al quale si era rivolta ha avvisato il prete: “C’è questo matrimonio in preparazione, ma a quanto ci risulta i due non sono neanche fidanzati”. Il prete, sospettoso, ha chiesto alla sposa di presentarsi con il futuro marito. La donna ha risposto con una scusa: “Non possiamo farci vedere insieme prima delle nozze”.

Preparativi dettagliati

Nonostante le evidenti difficoltà, la donna aveva fatto preparativi meticolosi. Aveva prenotato la sala per il ricevimento, versando un anticipo di seimila euro, e acquistato perfino le bomboniere. Di fronte a questa situazione, il sindaco di Martina Franca, Gianfranco Palmisano, ha deciso di affidare il caso ai servizi sociali. Ora, la donna rischia il posto a scuola e una denuncia dall’ignaro sposo.

La filosofia della sologamia

Il fenomeno della ‘sologamia’, un termine coniato dall’artista Elena Ketra, potrebbe fornire un contesto a questa vicenda. Ketra spiega: “Alla base c’è una filosofia intimista, la cura di sé, il guardarsi dentro, mettersi davanti allo specchio e non dimenticarsi. Un gesto di gentilezza verso noi stessi”. Chi pratica la sologamia, si sposa con se stesso tramite la piattaforma gratuita Sologamy, facendo quattro promesse e ricevendo un certificato di nozze sologamiche, un’opera esclusiva. Negli ultimi anni, più di mille persone hanno aderito alla sologamia: il 65% sono donne, il 26% uomini, e il 9% preferisce non specificare.



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