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La moglie di Schillaci rievoca gli ultimi istanti di Totò: “Non voleva lasciarci”.



Totò Schillaci, la leggenda del calcio italiano, è stato omaggiato con grande affetto a Palermo. La camera ardente resta aperta per accogliere chi desidera dare l’ultimo saluto a un uomo che ha lasciato un segno indelebile nel cuore degli italiani. Barbara Lombardo, moglie di Totò, e il loro figlio Mattia hanno espresso la loro riconoscenza per l’enorme supporto ricevuto da Palermo e da tutta l’Italia: “Nessuno lo ha dimenticato, si meritava tutto questo. Siamo felici”.



Il ricordo della moglie: tristezza e gratitudine

La gioia di vedere tante persone rendere omaggio a Totò si mescola a una profonda tristezza per una scomparsa avvenuta troppo presto. Schillaci ci ha lasciato a soli 59 anni, dopo una lunga lotta contro una malattia incurabile. “Ha combattuto con tutte le sue forze,” ha dichiarato Barbara tra le lacrime, cercando di ricordare i momenti più belli di Totò. “Il suo amore era enorme; non voleva lasciarci. Per noi è stato un grandissimo dolore. Siamo davvero felici per l’amore che l’Italia e Palermo stanno dimostrando”, ha aggiunto, sottolineando il tributo che Totò si meritava da vivo e ora anche da morto.

L’affetto del pubblico: una sorpresa per la famiglia

La famiglia si aspettava una grande affluenza e ha affermato di non essere sorpresa dall’onda di affetto. “Per le strade della città ci fermavano spesso, non l’avevano dimenticato. Anche in ospedale abbiamo sentito il loro affetto”, ha continuato Barbara. “Il personale medico ha dato tutto, non solo professionalmente ma anche con tanto amore; un motivo in più per cui oggi sono qui a dare l’ultimo saluto a Totò”.

La perdita del figlio Mattia: ricordi indelebili

Mattia, nato nel 1990, proprio nel periodo in cui il padre portava l’Italia alla gloria, ha condiviso il suo dolore per cette perdita: “È una perdita indelebile che ha segnato le nostre vite. Totò era più di un papà, era il mio migliore amico. Mi lascia tantissimi insegnamenti: mi ha sempre incoraggiato a lottare e a superare gli ostacoli”. Raccontando la loro intesa, ha parlato di come il padre fosse sempre al suo fianco in ogni avventura.

La magia delle Notti Magiche

Mattia ha anche evocato le famose “Notti Magiche” dei Mondiali del 1990, un evento che non ha potuto vivere direttamente ma che ha sempre sentito raccontato dal padre. “Mi ha parlato di quel periodo splendido e abbiamo visto insieme tanti video delle sue partite. È stato un momento di grande felicità per Totò e per l’Italia”. Rivivendo quei ricordi, il figlio ha aperto uno squarcio su quanto fosse profondo il legame tra loro e come l’eredità di Totò continuerà a vivere attraverso i suoi racconti e insegnamenti.

In conclusione, l’omaggio a Totò Schillaci è un riflesso dell’amore duraturo che gli italiani nutrono per lui, un legame che trascende il tempo e continuerà a ispirare e commuovere. La sua famiglia, pur nel dolore della perdita, si sente avvolta da quell’affetto collettivo che rende omaggio a un vero eroe dello sport.



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