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La lotta di Eleonora Giorgi: motivi per cui il cancro al pancreas si diffonde maggiormente a metastasi



Eleonora Giorgi e la sua lotta contro il tumore al pancreas: un focus sulle metastasi e le sfide terapeutiche affrontate



Nell’ultima intervista rilasciata a Verissimo, l’attrice Eleonora Giorgi, classe 1953, ha condiviso dettagli commoventi riguardo alla sua battaglia contro il tumore al pancreas, sottolineando come le metastasi generate da questa malattia abbiano cominciato ad aumentare di dimensione. Attualmente, Giorgi sta seguendo un percorso di cure, che include anche una terapia sperimentale sviluppata a Houston, Texas.

Il tumore al pancreas è noto per la sua aggressività e per la relativa difficoltà nella diagnosi precoce. Secondo quanto riportato dal portale dell’AIRC, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, le metastasi rappresentano una delle manifestazioni più complesse e problematiche legate alla malattia. Si tratta di cellule tumorali che, dislocandosi dalla loro zona originale, riescono a colonizzare altre aree dell’organismo, percorrendo i vasi sanguigni e i linfatici, e dando origine a nuovi tumori.

La Fondazione Veronesi segnala che l’analisi delle metastasi nel tumore pancreatico mostra come queste possano diffondersi in organi vitali quali fegato, linfonodi, cavità peritoneale e polmoni. La gravità della malattia dipende spesso dallo stadio in cui viene diagnosticata: se il tumore è identificato in fase avanzata, statisticamente la sopravvivenza è compromessa, con tassi che oscillano tra l’11% e il 12%. Tuttavia, superando il primo anno di vita dalla diagnosi, le chance di sopravvivenza possono aumentare fino al 30%.

La diffusione delle metastasi nel tumore pancreatico è un fenomeno allarmante. L’oncologo Michele Reni, primario delle Unità Operative di Oncologia e del Day Hospital Oncologico presso l’ospedale San Raffaele di Milano, ha spiegato che il tumore del pancreas è particolarmente suscettibile alla formazione di metastasi, anche in fase iniziale. A differenza di altri tumori, l’adenocarcinoma pancreatico sembra generare cellule tumorali circolanti nel sangue in quasi il 95% dei casi già allo stadio iniziale.

Durante la sua lotta, Giorgi ha condiviso che è in corso la valutazione di una terapia innovativa all’estero: “Stiamo mandando i campioni in America. A Houston è stata identificata una nuova opportunità terapeutica per il 14% dei pazienti. Siamo determinati a combattere con tutte le nostre forze. L’obiettivo finale è eliminare le metastasi attraverso la radioterapia.” La resilienza e la volontà di Eleonora come anche la sua determinazione nel cercare soluzioni innovative rappresentano un messaggio di speranza in un panorama medico spesso inquietante.

La battaglia contro il tumore al pancreas è complessa e richiede non solo trattamenti adeguati, ma anche una rete di supporto emotivo per il paziente e i suoi cari. Le storie come quella di Eleonora Giorgi ispirano a non arrendersi e a continuare a cercare gli strumenti necessari per combattere questa difficile malattia.



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