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Dove hanno girato La Fortuna di Laura, le location dove è stato girato Purché finisca bene



La Fortuna di Laura location, dove è stato girato Purché finisca bene

Dove è stato girato La Fortuna di Laura ? Il film tv della collana Purché finisca bene va in onda su Rai 1. Nella serie televisiva “Purché Finisca Bene”, il film “La Fortuna di Laura” si distingue per la sua trama avvincente e le splendide location che fanno da sfondo alle vicende dei personaggi principali, tra cui Laura Trabacchi, interpretata da Emanuela Grimalda, e Andrea Pennacchi. La miniserie, amata dal pubblico di Rai 1, si avvale di scenari mozzafiato che contribuiscono a creare l’atmosfera perfetta per la narrazione. Ma dove è stato girato questo film che cattura l’attenzione degli spettatori? Ecco una panoramica dettagliata delle location che hanno ospitato le riprese di “La Fortuna di Laura”. Le location del film.



La Fortuna di Laura di Laura location, dove hanno girato il film

Il cuore delle riprese di “La Fortuna di Laura” pulsa nel Friuli Venezia Giulia, con Trieste che emerge come protagonista indiscussa tra le location. La città, con la sua architettura unica e i paesaggi marittimi, offre lo scenario ideale per la storia di Laura, un’arredatrice di successo che si trova a dover ricominciare da zero dopo una serie di sfortune.

Le scene chiave del film sono state girate in alcuni dei luoghi più iconici di Trieste. La Piazza Unità d’Italia, con la sua vasta apertura sul mare e circondata da imponenti edifici storici, fa da sfondo a momenti cruciali della trama. Non meno significativi sono il Palazzo Carciotti, il pittoresco rione Ponziana, e la riviera di Barcola, con la sua vista mozzafiato sul Golfo di Trieste. Queste location non sono solo scenari, ma diventano parte integrante della narrazione, aggiungendo profondità e bellezza visiva al racconto.

Le riprese si sono svolte nel periodo compreso tra maggio e giugno del 2022, periodo in cui Trieste e le sue meraviglie sono state immortalate nella loro piena splendore. La scelta di queste location non è casuale ma risponde alla volontà dei creatori di “Purché Finisca Bene” di immergere lo spettatore in ambientazioni autentiche e ricche di storia, che aggiungono un ulteriore livello di immersione alla visione.

La Fortuna di Laura location e ambientazione film

Trieste, nel Friuli Venezia Giulia, non è stata scelta a caso come set principale per “La Fortuna di Laura”. La città, con le sue piazze, i palazzi storici e il lungomare, offre una cornice ideale per raccontare la storia di riscatto personale e professionale della protagonista. La Piazza Unità d’Italia, ai piedi del colle di San Giusto, il Palazzo Carciotti, con la sua imponente architettura, il vivace rione Ponziana, e la tranquilla riviera di Barcola, sono elementi che non solo arricchiscono visivamente la produzione ma ancorano la trama in un contesto realistico e affascinante.

La narrazione di “La Fortuna di Laura” trova nella scelta delle location una delle sue maggiori forze. La capacità di queste ambientazioni di evocare emozioni e costruire una storia visiva attorno ai personaggi principali dimostra come un’accurata selezione delle location sia fondamentale nella produzione cinematografica e televisiva. Ogni angolo di Trieste scelto per le riprese contribuisce a tessere la tela di una trama complessa, rendendo “La Fortuna di Laura” un esempio eccellente di come la geografia influenzi e arricchisca la narrazione.

“La Fortuna di Laura”, inserita nella collana “Purché Finisca Bene” di Rai 1, è un esempio brillante di come la fiction italiana continui a evolversi, presentando storie che sono sia intrattenimento puro sia riflessioni profonde sulla vita e sulle sue sfide. Questa particolare narrazione si distingue per la sua capacità di affrontare temi universali attraverso la lente di eventi specifici e intimamente legati alla cultura e al paesaggio italiano, in questo caso, il suggestivo scenario di Trieste.

Trama e Caratterizzazione

Al centro della storia troviamo Laura Trabacchi, interpretata magistralmente da Emanuela Grimalda, una figura femminile forte e resiliente che deve navigare le turbolente acque della sfortuna per ritrovare sé stessa e il suo posto nel mondo. La fiction fa un ottimo lavoro nel ritrarre la sua evoluzione, offrendo allo spettatore un viaggio ricco di emozioni, dalla disperazione alla rinascita, sottolineando l’importanza della tenacia e dell’autoriscoperta.

Andrea Pennacchi, che dà vita a un personaggio cruciale al fianco di Laura, aggiunge uno strato di complessità alla narrazione, creando una dinamica interessante che spinge la trama verso una conclusione sia sorprendente sia soddisfacente. La chimica tra i personaggi principali è palpabile e aggiunge profondità al racconto, arricchendo l’esperienza complessiva dello spettatore.

Ambientazione e Fotografia

Un altro protagonista indiscusso di “La Fortuna di Laura” è la città di Trieste, con le sue location mozzafiato che fungono da sfondo alla vicenda. La scelta di ambientare la storia in questa particolare località non è casuale: Trieste non solo offre scenari naturali ed architettonici di rara bellezza, ma incarna anche una metafora della trama, con i suoi confini che sfidano la definizione, proprio come la protagonista cerca di ridefinire la sua vita. La fotografia della serie cattura con maestria la bellezza di questi luoghi, servendo sia come omaggio alla città sia come potente strumento narrativo.

Messaggi e Temi

“La Fortuna di Laura” tocca temi rilevanti come la resilienza, l’importanza della comunità e della famiglia, e la lotta per ritrovare la propria identità e dignità dopo aver affrontato avversità. La fiction fa riflettere sul fatto che, nonostante le battute d’arresto, è sempre possibile reinventarsi e trovare una nuova direzione nella vita.

In definitiva, “La Fortuna di Laura” è una fiction che riesce a bilanciare con abilità intrattenimento e riflessione, offrendo allo spettatore una storia ricca e avvincente. Il mix di un’ottima sceneggiatura, interpretazioni convincenti, una regia attenta e una fotografia suggestiva fa di questa produzione un esempio luminoso della qualità che la fiction italiana è capace di offrire. Un’opera che, pur intrattenendo, invita a riflettere sull’importanza della resilienza e della capacità di rialzarsi sempre, indipendentemente dalle sfide che la vita ci pone davanti.



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