La bellissima lettera al futuro figlio: “Se un giorno vorrai fare il barista, sarò felice di prendere il caffè da te.”



Dopo tre concerti sold out allo stadio Olimpico e l’emozione di annunciare ai suoi fan che presto diventerà padre, Ultimo ha scritto una lettera toccante condivisa sui social. Rivolta a Roma e al suo bambino non ancora nato, la lettera è un viaggio nei pensieri di Niccolò Moriconi.



La Notte di Riflessione di Niccolò Moriconi

Una notte insonne, quella tra il 24 e il 25 giugno, ha visto la mente di Niccolò Moriconi viaggiare incessantemente tra futuro, passato e presente. Con la consapevolezza della nuova vita che presto terrà tra le braccia, Niccolò riflette su ciò che significa essere un padre, sulla necessità di smettere di fumare e su che tipo di genitore sarà. Condivide le sue preoccupazioni e speranze, pensando a come risponderà agli insegnanti se mai dovessero dirgli “suo figlio ha la testa per aria”.

La Lettera di Ultimo a Suo Figlio e ai Suoi Fan

“La mia testa vola. Va qui e là senza trovare pace, mi giro e rigiro nel letto senza riuscire ad addormentarmi. Mi dico Niccolò basta chiudi gli occhi, ma il cuore è veloce e la mente vola. Continuo a vedere i vostri occhi, le vostre lacrime, i vostri sorrisi. Riaccendo la luce. Mi siedo nel letto. ‘Il silenzio adesso sa parlare’, mi viene in mente. Un silenzio assordante, dopo tre notti di fila nello stadio della mia città. Scendo giù e preparo una camomilla. Mentre l’acqua bolle guardo avanti a me il vuoto, ripenso a un uomo che cantava abbracciato a suo figlio ‘ti dedico il silenzio’ e piangeva, e poi piango anche io. L’acqua freme e stacco il fuoco. La mia mente non si ferma. Ecco un flash di un altro ragazzo che mentre correvo sotto il palco mi offre un bicchiere di vino che io ho bevuto, comincio a ridere. Sono su una cazzo di montagna russa, penso. Come se avessi dentro tutti i colori del mondo in uno solo.

Bevo la camomilla e mi rimetto a letto. Chiudo gli occhi e non riesco nuovamente a trovare pace. Mi rialzo. Accendo una sigaretta. Ora che sto per diventare papà vorrei smettere davvero, mi dico. Basta cazzate Niccolò. Chissà se avrà un pianoforte come dolce amico anche lui, comincio a pensare. Anzi no, probabilmente per quanta musica sentirà in casa, finirà per odiarla. Chissà se a scuola sarà in disparte come me o no. Spengo la sigaretta e penso che non gli imporrò di studiare pianoforte. Mi fischiano le orecchie nel silenzio mentre Roma rimane accesa a cullarmi. Se mi dirà che vuole diventare ingegnere spaziale, gli dirò vola. Se vorrà diventare medico, lo ringrazierò a vita da buon ipocondriaco. Se vorrà lavorare in un bar gli dirò che andrò a prendere il caffè da lui ogni mattina, se vorrà. Se durante l’adolescenza a scuola mi chiameranno dicendo ‘suo figlio ha la mente per aria’, sorriderò e saprò da chi ha preso”, ha scritto ancora il cantautore.

Una Lettera di Speranza e Affetto

Con queste parole, Ultimo ha toccato il cuore dei suoi fan, condividendo non solo le sue emozioni ma anche le sue preoccupazioni come futuro padre. La sua lettera è un messaggio di speranza e amore per la sua città, Roma, e per il bambino che sta per arrivare. Mentre riflette sul tipo di padre che vuole essere, Niccolò esprime la sua gratitudine per il supporto dei suoi fan e la gioia di vivere in una città che ama profondamente.



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