Le ultime notizie sulla guerra: l’aviazione israeliana ha attaccato nelle prime ore di oggi la periferia di Beirut, provocando un’intensificazione delle tensioni nella regione. Dopo che l’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione di diversi edifici, la situazione si è rapidamente aggravata, con l’Iran che torna a promettere una risposta agli attacchi israeliani della scorsa settimana.
L’esercito israeliano ha compiuto un nuovo raid sulla periferia di Beirut, colpendo in particolare le zone considerate roccaforti di Hezbollah. Le esplosioni segnalate sono state seguite da colonne di fumo visibili in almeno tre aree della capitale libanese.
Secondo fonti di Al Jazeera, gli attacchi aerei lanciati da Israele sarebbero almeno dieci, con un bilancio di due morti e quattro feriti accertati. Mentre la maggior parte dei residenti ha abbandonato i quartieri colpiti, altri sono costretti a rimanere, non avendo alternative poiché i rifugi sono già pieni.
In merito alle reazioni dell’Iran a queste recenti aggressioni, una fonte militare ha segnalato alla Cnn che lo stato ebraico è attualmente in uno “stato di alta preparazione” in attesa di una potenziale ritorsione. Le minacce di Teheran si sono intensificate, promettendo una risposta significativa dopo l’attacco israeliano alle sue batterie antiaeree e strutture radar. Questo attacco era una risposta a precedenti attacchi missilistici dall’Iran, risalenti al 1 ottobre.
Secondo l’analisi della Cnn, le operazioni militari israeliane hanno costretto Teheran a riconsiderare le sue capacità offensive e difensive, creando una situazione di vulnerabilità. Un alto funzionario del regime degli Ayatollah ha espresso la volontà di colpire Israele in modo “definitivo e doloroso”, con tempistiche mirate prima delle presidenziali negli Stati Uniti, che si svolgeranno il 5 novembre. Mohammad Mohammadi Golpayegani, un influente esponente iraniano, ha dichiarato: “Israele dovrà pentirsene”.
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