Antonio Zotto, quarantenne vittima del crollo della sua abitazione a Saviano, ha mostrato segni di miglioramento. Dopo essere stato estubato, ora respira autonomamente, anche se le sue condizioni rimangono gravi. L’uomo, ricoverato dal 22 settembre nel reparto Grandi Ustionati dell’ospedale “Cardarelli”, ha subito ustioni che interessano il 35% della superficie corporea e un significativo trauma toracico, con problemi legati alle funzioni respiratorie. Secondo i medici, la situazione è “seria ma non disperata”.
La tragedia si è verificata poco dopo le 7 del 22 settembre; le cause sono ancora in fase di indagine, ma inizialmente sembra che una esplosione nella palazzina di via Tappia abbia provocato il collasso del secondo piano sul primo. L’esplosione si sarebbe verificata nell’appartamento di Autilia Ambrosino, la madre 79enne di Zotto, che si trovava al piano superiore, mentre la sua famiglia viveva nel piano inferiore. Durante le operazioni di soccorso, svoltesi nella giornata di domenica e nelle prime ore di lunedì, sono stati recuperati i corpi senza vita dei membri della famiglia: i due figli di Zotto, una femminuccia di 4 anni e un maschietto di 6, la moglie Vincenza Spadafora, 41 anni, e la madre.
Antonio Zotto e uno dei suoi figli erano stati estratti vivi poco dopo l’arrivo dei soccorritori. Il bimbo, di solo due anni, ha riportato lesioni agli organi interni e una lieve contusione polmonare, conseguenze del crollo, e attualmente è ricoverato nella Chirurgia Pediatrica del Santobono, dove i medici hanno escluso il pericolo di vita. Zotto, in stato di coma farmacologico, non ha ancora ripreso completamente coscienza. È supportato dai professionisti del servizio di supporto psicologico del Cardarelli, che lo assisteranno anche per fornirgli informazioni sulla tragedia, promuovendo una comunicazione che tuteli il suo già compromesso stato mentale. L’intera comunità di Saviano è sotto shock e esprime solidarietà a una famiglia che ha subito una perdita così devastante.
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