Controcopertina

In Spagna, sul palco, c’è una giovane tifosa affetta da un tumore incurabile che sta dando una lezione di vita a tutti.



Durante la celebrazione per la vittoria della Spagna agli Europei, un momento particolarmente emozionante ha catturato l’attenzione di tutti. Tra gli sfotto’ rivolti all’Inghilterra e l’euforia generale, il capitano della Roja, Alvaro Morata, ha cambiato tono, espressione e postura quando ha chiamato sul palco il calciatore del Villarreal, Álex Baena. Con lui c’era una persona speciale: María Camaño, una bambina di 10 anni la cui storia toccante ha riportato tutti con i piedi per terra in quella serata di grande entusiasmo.



Da tre anni, María affronta terapie durissime a causa del sarcoma di Ewing, una delle forme più aggressive di tumore che colpisce le ossa. Questa neoplasia ad alta malignità è un avversario che nemmeno la scienza può sconfiggere completamente. María, grande tifosa dell’Atletico Madrid, aveva un desiderio: incontrare l’attaccante dei colchoneros. Indossando la maglia della nazionale spagnola, il suo sorriso sul palco ha raccontato molto più di quanto le parole possano esprimere.

Le parole di Morata sono arrivate dritte al cuore. Lui, padre di quattro figli, ha parlato con una commozione trattenuta, pensando ai genitori di María. “Siamo così felici di averti qui con noi”, ha detto l’ex juventino, che nella prossima stagione tornerà in Serie A con la maglia del Milan. “Noi giochiamo solo a calcio, tu invece insegni ogni giorno, ad Álex, a me, a tutti noi cosa significa combattere nella vita e cosa vuol dire essere un supereroe.”

Questo momento speciale ha reso la serata indimenticabile non solo per il suo valore sportivo, ma anche per il forte messaggio umano. La commozione di Morata e il coraggio di María hanno ricordato a tutti come la gioia e il dolore siano due facce della stessa medaglia, e quanto sia importante affrontare le difficoltà con forza e dignità.



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