Controcopertina

Il ragazzo di 17 anni che ha compiuto l’omicidio della famiglia a Paderno Dugnano aveva ancora il coltello in mano quando sono arrivati i carabinieri



Il 17enne accusato di aver sterminato la sua intera famiglia a Paderno Dugnano è stato trovato con un coltello da cucina ancora in mano al momento del suo arresto. Dopo aver commesso il triplice omicidio nella notte tra sabato e domenica, il giovane è sceso in strada senza disfarsi dell’arma. Solo quando ha visto arrivare i carabinieri, che erano stati allertati da lui stesso, ha deciso di lasciarlo cadere sul marciapiede davanti al cancello, dove è stato subito posto sotto sequestro. I militari hanno confermato che il coltello era un comune utensile da cucina. Al momento dell’intervento, il ragazzo era vestito solo con mutande e appariva sudato e sporco di sangue.



La Confessione del Giovane Sconvolto dalla Violenza

Ora l’inchiesta dovrà stabilire con chiarezza la dinamica dei fatti avvenuti. Durante il suo primo interrogatorio, il 17enne ha rivelato: “Non c’è un vero motivo per cui li ho uccisi. Mi sentivo un corpo estraneo nella mia famiglia, oppresso. Pensavo che uccidendoli tutti mi sarei liberato da questo disagio”. Poco dopo, ha chiarito che “non era uccidendoli che avrei risolto i miei problemi; me ne sono reso conto un minuto dopo”. Questo giovane, di fronte ai magistrati, ha descritto un profondo malessere interiore e un forte senso di solitudine: “Non so davvero come spiegarlo. Mi sento solo anche in mezzo agli altri”. Solo qualche ora prima del delitto, il 17enne aveva festeggiato insieme alla famiglia e ad alcuni parenti il 51esimo compleanno del padre, prima di tornare a letto e colpire fatalmente prima il fratellino di 12 anni e poi i genitori.

Identità delle Vittime della Tragedia

Le vittime della tragedia familiare comprendono il padre, Fabio Chiaroni, di 51 anni, un imprenditore noto nella zona di Paderno Dugnano, dove gestiva un’azienda edile assieme al fratello. Originario di Desio, in provincia di Monza e Brianza, Fabio era diplomato all’Istituto Tecnico Industriale Carlo Bazzi di Milano. Sul suo profilo Facebook condivideva spesso foto della sua famiglia e della moglie.

Una delle vittime è anche Daniela Albano, di 48 anni, madre del 17enne. Daniela, diplomata all’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri, al momento non è chiaro se fosse occupata o meno. Si erano sposati nel 2005 e sul suo profilo social condivideva regolarmente immagini della vita quotidiana e della famiglia. Infine, la terza vittima è il piccolo Lorenzo, di 12 anni, che ha ricevuto il maggior numero di coltellate durante l’aggressione.

La tragedia di Paderno Dugnano non è solo un triste episodio di cronaca ma mette anche in luce tematiche profonde legate ai disagi giovanili e alla dinamica familiare. La comunità è profondamente scossa e in molti si stanno interrogando su come eventi simili possano verificarsi in ambienti apparentemente normali. Le indagini continueranno per cercare di fare luce su un dramma che ha colpito una famiglia e sconvolto un’intera comunità.



Add comment