Controcopertina

Il minorenne che ha sterminato la famiglia a Paderno Dugnano ha assassinato per primo il fratellino



Avevano appena celebrato il 51esimo compleanno del padre quando si è consumata la tragedia. Il figlio maggiore di Fabio Chiaroni e Daniela Albano ha accoltellato a morte entrambi i genitori e il fratellino Lorenzo, di soli 12 anni. Secondo la ricostruzione della scena del crimine, il giovane, che ha confessato, ha colpito per primo il bambino.



La strage dopo i festeggiamenti

Ogni dettaglio è cruciale per ricostruire con precisione gli eventi accaduti nella villetta di via Anzio a Paderno Dugnano. Ogni elemento è fondamentale per capire come un ragazzo di 17 anni, descritto da tutti come “tranquillo” e “sereno”, possa aver deciso di sterminare la sua famiglia, prima di chiamare i carabinieri e inventare una storia che screditava il padre. Ogni minimo particolare potrebbe spiegare cosa sia scattato nella sua mente portandolo a commettere una simile atrocità.

Per questo motivo, i carabinieri della tenenza di Paderno Dugnano e del nucleo operativo di Milano stanno ricostruendo minuto per minuto tutto ciò che è accaduto dalla sera precedente. In questo contesto, assume un valore investigativo il fatto che poche ore prima della strage la famiglia avesse celebrato il compleanno del padre, un imprenditore edile noto. Alla festa sembra abbiano partecipato anche altri parenti, che saranno interrogati per capire se possa essere accaduto qualcosa di rilevante.

Ucciso per primo il fratello minore

I carabinieri hanno accertato che il 17enne, che secondo gli amici non faceva uso di droghe, non è uscito di casa quella sera, nemmeno dopo la festa. Tuttavia, non è chiaro cosa sia successo nelle ore tra la fine dei festeggiamenti e la strage. I corpi delle vittime sono stati ritrovati, in abbigliamento da notte, tutti nella cameretta condivisa dal 17enne con il fratello minore, situata al secondo piano della villetta accanto alla stanza dei genitori.

Dai primi rilievi scientifici e dall’analisi preliminare del medico legale, sembra che il 17enne abbia colpito per primo e con più pugnalate il fratellino di 12 anni. È possibile che i genitori abbiano sentito le urla del figlio minore e siano corsi a vedere, per poi essere uccisi a loro volta. Sarà il ragazzo a dover raccontare agli inquirenti cosa è realmente accaduto.

Un quadro complesso

Mentre le indagini proseguono, emergono dettagli sulla vita familiare e sulle dinamiche interne che potrebbero aver contribuito a questo gesto estremo. Gli investigatori stanno cercando di capire se ci siano stati segnali premonitori o tensioni che possano aver preceduto il dramma. La comunità è sotto shock, e molti si chiedono come un ragazzo apparentemente normale possa essere arrivato a compiere un simile atto.



Add comment