Il Ministro Sangiuliano è stato fischiato al Taobuk, ma la contestazione non è stata trasmessa su Rai1, dove sono stati trasmessi solo applausi



Dal 20 al 24 giugno si è tenuta la quattordicesima edizione di Taobuk – Taormina Book Festival, un importante evento ricco di appuntamenti che puntano i riflettori non solo sui libri ma anche sull’attualità, sul dibattito scientifico e sullo spettacolo, avvalendosi di personaggi chiave del nostro tempo.Durante la serata di gala, nel corso della quale sono stati assegnati i Taobuk Award, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e il Presidente della Regione Renato Schifani sono stati contestati con fischi dalla platea.
Tuttavia, quando l’evento è stato trasmesso da Rai1 il 3 luglio, gli spettatori hanno assistito solo al silenzio o agli applausi, poiché ogni contestazione è stata rimossa dalla messa in onda.Quando il Ministro Sangiuliano è salito sul palco per premiare Jon Fosse, dalla platea si sono levati fragorosi fischi, come è possibile ascoltare dai video registrati da chi era presente all’evento. Tuttavia, nella diretta Rai, i fischi rivolti al Ministro mentre pronunciava il suo discorso sono stati tagliati e sostituiti da applausi.
Anche il Presidente Schifani, chiamato a premiare Paolo Sorrentino, è stato contestato con fischi da un gruppo di persone, ma di questo momento non c’è traccia nella diretta trasmessa dalla Rai.La Rai, interpellata sull’accaduto, ha dichiarato che l’evento non era una loro produzione e che avrebbero fatto chiarezza sulla questione. Tuttavia, la decisione di censurare le contestazioni ha sollevato numerose polemiche e interrogativi sulla trasparenza e l’imparzialità dell’emittente pubblica.Questo episodio evidenzia l’importanza di garantire una copertura giornalistica completa e obiettiva degli eventi, senza manipolare o omettere informazioni rilevanti.
La Rai, in quanto servizio pubblico, ha il dovere di informare i cittadini in modo accurato e imparziale, rispettando il diritto di cronaca e la libertà di espressione.Le autorità competenti dovranno indagare a fondo su questo episodio, per accertare eventuali responsabilità e garantire che in futuro simili censure non si verifichino più. La trasparenza e l’integrità dell’informazione pubblica sono valori fondamentali da tutelare e promuovere in ogni circostanza.


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