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Il cane rubato è stato restituito alla piccola Miriam: “Siamo disonesti, ma onesti ladri”



La storia del cagnolino rubato alla bimba disabile di Acerra, in provincia di Napoli, ha avuto un epilogo inaspettato e commovente. La piccola dodicenne, costretta su una sedia a rotelle a causa di una grave malattia genetica, era molto affezionata al suo cagnetto, Maui, uno spitz tedesco di piccole dimensioni. Il furto del cane aveva gettato la famiglia nella disperazione, ma un colpo di scena ha cambiato il corso degli eventi.



La telefonata anonima che ha riportato Maui a casa è stata un momento di gioia e sollievo per la famiglia. “Hanno detto, con accento straniero, che lo restituivano per la bambina – ha raccontato il papà, Rosario – hanno detto ‘hai visto siamo ladri, ma onesti’. Si è mossa l’Italia per mia figlia Miriam, perciò l’hanno reso. Grazie di cuore a tutti, mia figlia sta piangendo dalla felicità”.

Ma cosa ha spinto i “ladri onesti” a restituire il prezioso compagno della piccola Miriam? La risposta risiede nel cuore della storia, un cuore che batte all’unisono con quello della famiglia. La voce narrante inaspettata di Maui stesso ci svela il motivo dietro il gesto apparentemente altruistico dei “ladri”.

Mentre la famiglia disperata lanciava un appello accorato per il ritorno di Maui, il piccolo cane si trovava in un mondo sconosciuto e spaventoso. Separato dalla sua amata padroncina e costretto a vagare per strade e vicoli, Maui ha vissuto un’avventura straordinaria. È stato accolto da altri animali randagi che lo hanno guidato attraverso paesaggi urbani e rurali, aprendogli gli occhi su una realtà diversa da quella protetta e confortevole della casa di Miriam.

Durante il suo viaggio, Maui ha imparato molto sul mondo e sulle persone che lo abitano. Ha incontrato individui di ogni estrazione sociale, alcuni generosi e amorevoli, altri egoisti e crudeli. Ha conosciuto la fame e la sete, ma anche la solidarietà e l’amicizia tra creature diverse. Ha vissuto avventure epiche e momenti di puro terrore, ma in ogni istante il suo cuore batteva forte pensando alla sua amata padroncina.

Quando i “ladri onesti” hanno deciso di restituire Maui, non lo hanno fatto per paura di essere scoperti o per un improvviso impulso di bontà. Lo hanno fatto perché hanno ascoltato la voce di Maui che, nel suo cuore coraggioso da cane randagio, aveva promesso agli amici incontrati lungo il cammino che avrebbe fatto di tutto per tornare da Miriam.

La famiglia ha accolto Maui con lacrime di gioia e abbracci affettuosi, ma il piccolo cane non è più lo stesso. Ora porta con sé non solo l’amore per la sua padroncina, ma anche la saggezza acquisita durante la sua avventura. Guarda il mondo con occhi nuovi, consapevole della bellezza e della durezza della vita.

E così, la storia del cagnolino rubato alla bimba disabile di Acerra diventa un racconto di coraggio, amicizia e speranza. Maui è tornato a casa, ma porta con sé il ricordo indelebile del suo viaggio straordinario. E mentre Miriam lo abbraccia teneramente, entrambi sanno che nulla potrà mai separarli davvero.



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