Martina si apre in una lettera commovente dedicata al suo fratello Marco, noto come ‘Dr Pet’, scomparso prematuramente a soli 37 anni. Cresciuti insieme, Martina racconta con affetto e un pizzico di ironia gli aneddoti che hanno segnato la loro infanzia, sottolineando il profondo legame che li univa.
Da semplici scherzi casalinghi alla condivisione di ogni momento della vita, il ricordo di Marco emerge come quello di una persona di straordinaria bontà e di un fratello amato profondamente.
La forza di Marco: La malattia non ha cambiato l’essenza di Marco, che ha affrontato la sua condizione con una forza e un’ironia ammirevoli. Desideroso di mantenere la sua professionalità e dedizione come veterinario, Marco ha scelto di condividere la sua battaglia solo con pochi, volendo preservare la sua capacità di curare i suoi piccoli pazienti senza pregiudizi. La lettera svela l’ammirazione di Martina per l’abnegazione del fratello verso il suo lavoro, considerato non solo una professione ma una vera vocazione.
Una vita di significato: Infine, Martina riflette sulla ricerca del senso della vita, concludendo che Marco aveva già trovato la sua vocazione e l’amore, due delle più grandi conquiste esistenziali. Pur nella tristezza della perdita, trova conforto nella certezza che Marco sia partito dopo aver risolto il proprio “enigma personale”, circondato dall’amore della famiglia e della compagna Giulia.
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