Durante la trasmissione mattutina su Rai 2, il celebre presentatore Fiorello ha rivelato dettagli di una recente controversia che ha scatenato indignazione tra le fila della sinistra. “La sinistra si indigna per Fiorello”, ha dichiarato il conduttore, riferendosi alla sua battuta che ha descritto come “il monologo censurato più visto dei monologhi censurati”.
Nel corso della diretta, Fiorello ha espresso il suo dispiacere per il collega Marco Liorni, mostrando solidarietà con un caloroso “Ti abbraccio” dopo le critiche subite. Tornando sull’argomento principale, Fiorello ha commentato: “Si sono indignati anche per noi che ci limitiamo a fare battutine innocue. Questa indignazione, però, per me è una medaglia. La nostra intenzione non era di offendere, ma di intrattenere con leggerezza.”
Il conduttore ha poi sollevato una questione importante sulla libertà di espressione e il ruolo della satira, ponendo l’interrogativo: “Non dovremmo forse scherzare sulla grande gaffe che ha fatto la Rai censurando il monologo?”
Il dibattito si è intensificato quando Fiorello ha evidenziato l’apparente contraddizione tra il sostegno tradizionale della sinistra per la satira e la recente indignazione. “Proprio voi, paladini della satira, ora vi indignate per me?” ha chiesto, sottolineando che i comici dovrebbero avere la libertà di fare satira su qualsiasi argomento.
In un ulteriore approfondimento, Fiorello ha spiegato come il compenso richiesto per le prestazioni non rifletta solo il tempo di esibizione, ma anche gli anni di studio e di lavoro creativo dietro le quinte. “Non è solo il minuto di esibizione a essere pagato, ma tutto il lavoro dietro”, ha detto, facendo riferimento a un caso specifico di un famoso autore.
Con un pizzico di ironia, Fiorello ha anche accennato a un presunto evento unitario nel governo, parlando di un pic-nic organizzato dalla Meloni con lo stesso autore coinvolto nella controversia.
Concludendo il suo intervento, Fiorello ha ribadito il suo impegno antifascista e la stima verso Marco Liorni, posizionandolo in una classifica di bontà subito dopo figure emblematiche come il Dalai Lama e Madre Teresa di Calcutta.
L’episodio solleva questioni significative riguardanti il bilanciamento tra libertà di espressione, responsabilità dei media e il ruolo del pubblico nell’interpretazione del contenuto satirico. La reazione del pubblico e la copertura mediatica continuano a dimostrare l’importanza del dialogo aperto e del rispetto reciproco in una società pluralista.
Fiorello nerissimo contro Merlo e Repubblica (giustamente) #VivaRai2 pic.twitter.com/oFZPWc9K7i
— giovanni mercadante (@giuvannuzzo) April 24, 2024
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