La tragica scomparsa di Gioia Muliere, a soli 20 anni, in seguito a un incidente stradale nella notte di Pasqua, ha scosso la comunità di San Benedetto dei Marsi, provincia dell’Aquila. La dinamica dell’incidente, che ha visto l’auto della giovane schiantarsi violentemente contro un muretto in via Francesco Ippoliti, è ancora avvolta nel mistero, in particolare riguardo a chi fosse effettivamente alla guida al momento del fatale impatto.
Il fidanzato di Gioia, M.C., di 24 anni, originario di Pescina e attualmente ricoverato all’ospedale di Avezzano per via delle gravi ferite subite, ha riferito di non essere stato lui a guidare l’auto. Questa dichiarazione ha aggiunto ulteriori interrogativi sulla ricostruzione degli eventi, con le indagini in corso che mirano a delineare con precisione la sequenza degli eventi che hanno portato alla tragedia.
Il corpo della giovane, dopo essere stato sottoposto all’esame autoptico dal medico legale Antonio Tombolini, è stato restituito alla famiglia, che ha affidato la propria rappresentanza legale a un team di avvocati formato da Domenico Eligi, Fabrizio Ridolfi e Fabio Falcone. Allo stesso tempo, il fidanzato, ora formalmente indagato per omicidio stradale, è assistito legalmente da Berardino Terra e Stefano Guanciale.
La cerimonia funebre per Gioia Muliere è prevista per oggi alle 15 nella Cattedrale di Avezzano, dove amici, familiari e la comunità intera si riuniranno per dare l’ultimo saluto. L’incidente, che ha visto l’Alfa Romeo Mito uscire di strada con conseguenze fatali, pone interrogativi ancora irrisolti che le autorità si stanno adoperando per chiarire.
La comunità locale e tutti coloro che conoscevano Gioia attendono risposte, mentre il ricordo della giovane rimane vivo nei cuori di quanti la hanno conosciuta. La tragica notte di Pasqua ha lasciato un vuoto incolmabile e la speranza è che le indagini possano almeno offrire qualche chiarimento su quanto accaduto, per dare un senso a una perdita così improvvisa e dolorosa.
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