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Gianna Nannini racconta la sua vita a Londra con la figlia Penelope e la compagna Carla



La cantante Gianna Nannini vive a Londra con la sua famiglia, riflettendo su maternità, diritti e l’importanza di un ambiente libero da pregiudizi per sua figlia.



Dalla sua scelta di trasferirsi a Londra oltre dieci anni fa, Gianna Nannini ha trovato un equilibrio tra vita privata e carriera. La famosa artista italiana vive con la moglie Carla e la figlia Penelope, oggi 14enne, che ha dato alla luce nel 2010. Gianna ha affrontato molte critiche durante la sua gravidanza, poiché la sua decisione di diventare madre a 54 anni non è stata ben vista da alcuni segmenti dell’opinione pubblica. “La Bibbia parla di madri a 70 anni. Se Rod Stewart fa un figlio a 65, nessuno dice nulla. Invece con me si discute solo della mia vita privata e non della mia musica”, ha commentato l’artista rimanendo ferma sulla sua scelta.

La figlia ha un significato profondo per Gianna, che ha dedicato numerose canzoni a lei, alcune delle quali sono incluse nell’album ‘Io e te’. In una toccante lettera pubblicata su Vanity Fair, ha espresso il suo amore per Penelope con queste parole emozionanti: “Ti chiamerò Penelope perché mi hai aspettato tanto prima di nascere. Hai aspettato che fossi pronta. Per tre volte non lo sono stata, ma oggi lo sono. Tu, il più grande amore della mia vita, arrivi dopo il dolore profondo e lo shock. Ma ci ho creduto pienamente e ho sentito la forza per riuscirci.” Queste parole riflettono non solo la gioia della maternità, ma anche il viaggio tumultuoso che ha accompagnato la sua crescita personale.

Perché Gianna Nannini ha scelto Londra per la sua famiglia

Gianna ha scelto di vivere a Londra non solo per il suo lavoro musicale, ma anche per garantire a sua figlia un ambiente in cui potesse crescere senza pregiudizi. “Ho scelto di vivere qui perché così mia figlia cresce senza preconcetti”, ha dichiarato in un’intervista al Corriere. Per l’artista, l’Inghilterra rappresenta un luogo di maggiore protezione e di diritti garantiti. “Non ci sono leggi in Italia che mi diano sicurezza riguardo a cosa succederebbe a Penelope se io me ne andassi in cielo. Qui, i miei diritti umani di madre sono rispettati”, ha aggiunto, mettendo in evidenza le sue motivazioni più profonde.

Dopo la nascita di Penelope, Gianna Nannini si è unita in unione civile con Carla ed ha adottato le pratiche per la stepchild adoption, un processo che consente al genitore non biologico di adottare il figlio naturale o adottivo del partner. Questa decisione rappresenta un passo fondamentale nella costruzione di una famiglia unita e consapevole, un nucleo che Gianna considera come l’unica famiglia di cui può fidarsi. “Questo è l’unico nucleo familiare di cui posso fidarmi”, affermò poco dopo il parto.

La scelta di Gianna di vivere a Londra, dunque, non è solo una questione di residenza, ma un’affermazione della sua identità come madre, artista e donna che rivendica il diritto di amar della forma più autentica. La sua decisione ha influenzato non solo la sua carriera, ma anche la crescita e l’educazione della figlia Penelope, che cresce in un contesto diverso, lontano da eventuali stereotipi e pregiudizi sociali. La storia di Gianna Nannini è una testimonianza di come una figura pubblica possa navigare la complessità della vita privata e professionale, mantenendo sempre al centro dell’attenzione il valore supremo dell’amore e della famiglia.



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