Giacomo Bozzoli scappa dopo la condanna all’ergastolo per aver ucciso lo zio: i carabinieri non lo localizzano in domicilio



Luglio 2024 – Dopo nove anni di libertàGiacomo Bozzoli, un 40enne residente sulla sponda bresciana del lago di Garda, è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio e la mutilazione di suo zio Mario Bozzoli, avvenuti nell’ottobre del 2015 all’interno della fonderia di famiglia a Marcheno.
Secondo quanto stabilito dalla Corte d’Assise di Brescia, confermato poi dalla Corte d’Assise d’Appello e infine dalla CassazioneBozzoli avrebbe ucciso e fatto a pezzi lo zio con l’aiuto di alcuni operai, gettandone il corpo nel forno della fonderia.Dopo la lettura della sentenza definitiva, i carabinieri si sono precipitati a casa di Bozzoli per prelevarlo, ma lui non c’era: il condannato è scomparso nel nullaevadendo prima di poter essere arrestato e condotto in carcere per scontare la pena all’ergastolo.
Gli uffici della Procura di Brescia hanno già ricevuto l’estratto della sentenza della Cassazione per poter emettere l’ordine di carcerazione, ma al momento Bozzoli risulta irreperibile. Le forze dell’ordine stanno lavorando senza sosta per rintracciarlo e assicurarlo alla giustizia, in modo da dare un giusto epilogo a questa tragica vicenda che ha sconvolto l’intera comunità locale.La scomparsa del condannato dopo la lettura della sentenza definitiva ha sollevato numerosi interrogativi e preoccupazioni circa le possibili conseguenze di questa fuga, alimentando il timore che Bozzoli possa sottrarsi definitivamente al giudizio della legge. Le indagini proseguono a ritmo serrato, nella speranza di riuscire a catturarlo al più presto.


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