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Gatta massacrata a calci e bastonate, la padrona: «Piuma era amabile, tutti la conoscevano nel quartiere». Scioccante a Giulianova



La scioccante scoperta di una proprietaria che pensava che la sua amata gatta fosse stata investita da un’auto. L’autopsia rivela invece un caso di maltrattamento estremo.



Un atto di crudeltà inaudita ha scosso la comunità di Giulianova. Una gatta domestica, benvoluta da tutto il quartiere Annunziata, è stata brutalmente uccisa a calci e bastonate. A rivelare la terribile verità sono state le radiografie eseguite dal veterinario su richiesta della proprietaria, Irene Picchini, una donna di 36 anni che ha trovato la sua gatta, Piuma, in fin di vita davanti casa.

La Scoperta Incredibile: Non un Incidente, ma una Brutalità Volontaria

Inizialmente, Irene credeva che Piuma fosse stata vittima di un investimento stradale. “Chi può aver fatto del male a Piuma?” si domanda ancora sconvolta. La gatta, di soli tre anni, era conosciuta e amata da tutti per il suo carattere docile e per la sua abitudine di girare liberamente nel quartiere. Quando Piuma è stata trovata agonizzante, Irene l’ha immediatamente portata dal veterinario, sperando di salvarla. Tuttavia, le radiografie hanno rivelato una realtà ben più oscura.

L’Esito delle Radiografie: Una Violenza Sconcertante

Il referto del veterinario ha mostrato che non vi erano fratture, escludendo l’ipotesi di un investimento. Al contrario, i risultati hanno evidenziato che Piuma aveva un polmone e la milza completamente maciullati e un esteso edema. “Il veterinario ha detto che questi danni irreversibili sono stati causati da uno o più colpi, probabilmente da calci o da un oggetto contundente come un bastone”, ha dichiarato Irene, sconvolta dalla scoperta.

Questa crudele violenza contro un animale indifeso ha scioccato la comunità locale, sollevando interrogativi sul perché qualcuno avrebbe voluto fare del male a una creatura così innocente.

Una Comunità Scioccata e la Difficoltà della Giustizia

L’evento ha gettato nello sconforto non solo la famiglia di Irene ma anche l’intera comunità che conosceva e amava Piuma. La famiglia Picchini, in particolare il padre Genesio, fisioterapista, è comprensibilmente scoraggiata. “Non so se faremo denuncia,” ha affermato Genesio, “siamo spesso impotenti di fronte a questi atti così gravi, dove non si riesce mai a trovare un colpevole.”

La difficoltà nel perseguire i responsabili di tali atti di violenza sugli animali è un problema persistente che le autorità faticano a risolvere. In molti casi, i colpevoli restano impuniti, lasciando le famiglie delle vittime senza giustizia e il pubblico con un crescente senso di frustrazione e insicurezza.



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