Centinaia di persone si sono riunite per l’ultimo saluto a Sara Centelleghe a Costa Volpino, dopo il suo tragico omicidio. Il parroco don Mario Laini ha celebrato la cerimonia, invitando alla preghiera per la vittima e il suo assassino.
Il parroco don Mario Laini ha guidato la cerimonia funebre per Sara Centelleghe a Costa Volpino, chiedendo risposte e giustizia per l’assassinio della giovane. Ha invitato i presenti a non dimenticare e a pregare anche per l’assassino della 18enne.
“La sua giovane vita che stava sbocciando come un girasole è stata falciata con tanta violenza? Come è possibile che possa accadere anche tra le nostre strade e le nostre case?”, ha dichiarato don Mario Laini durante l’omelia. Ha esortato tutti a non dimenticare e a non tornare alla normalità come se niente fosse accaduto, in rispetto a Sara.
L’omelia del parroco si è concentrata sull’amore come “l’unica strada”. Don Mario Laini ha invitato ad “amare di più e meglio il prossino (…). Lo dobbiamo a Sara, per amore suo e della sua vita rubata. Amore vuol essere la prima e più grande risposta alle domande iniziali”.
La cerimonia funebre si è tenuta all’esterno della chiesa di Sant’Antonio Abate nella frazione Corti di Costa Volpino, con centinaia di persone presenti per onorare la memoria di Sara Centelleghe. La giovane è stata uccisa nel suo appartamento di via Nazionale nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 ottobre, due settimane prima del suo 19esimo compleanno, dal suo vicino di casa e coetaneo Jashandeep Badhan che l’ha colpita 70 volte con un paio di forbici.
La comunità si è riunita per mostrare solidarietà alla famiglia di Sara Centelleghe e per esprimere il proprio cordoglio per la tragica perdita. Il parroco ha chiesto anche di pregare per il ragazzo che ha ucciso Sara e “per tutti i malvagi o violenti, perché smettano di fare il male”.
La cerimonia funebre è stata un momento toccante di unità e sostegno per la famiglia e gli amici di Sara Centelleghe, mentre la comunità cerca di elaborare il dolore e trovare conforto l’uno nell’altro. La preghiera e la riflessione sul significato dell’amore e della compassione sono state al centro della celebrazione, mentre la giustizia per Sara rimane al centro delle preoccupazioni della comunità.
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