Franco Di Mare affronta coraggiosamente un mesotelioma, un tumore legato all’esposizione all’amianto, e denuncia la mancanza di supporto dalla Rai dopo la diagnosi.
Franco Di Mare, noto giornalista della Rai, ha recentemente condiviso la sua lotta contro il mesotelioma, un tumore aggressivo e potenzialmente letale legato all’esposizione all’amianto. Durante una commovente intervista a “Che Tempo che Fa” con Fabio Fazio, Di Mare ha raccontato di come le sue esperienze nei Balcani potrebbero aver contribuito alla sua malattia.
Il giornalista ha spiegato che durante la copertura di vari conflitti internazionali, come la Guerra dei Balcani e il conflitto in Kosovo, è stato esposto a condizioni estreme dove particelle di amianto venivano liberate nell’aria a seguito delle esplosioni. “Non potevo saperlo ma avevo respirato morte”, ha detto Di Mare, sottolineando l’insidiosità dell’amianto, una sostanza all’epoca poco monitorata nei contesti di guerra.
Dopo la diagnosi, Di Mare ha cercato aiuto dalla Rai, l’azienda per cui ha lavorato a lungo, chiedendo un elenco delle missioni coperte per supportare la sua diagnosi e ricevere consigli sulle possibili azioni legali. Tuttavia, ha raccontato di essere stato sostanzialmente ignorato, nonostante ripetuti tentativi di contatto: “Ho mandato almeno 10 mail, dall’ad al capo del personale. Nessuna risposta.”
Questa mancanza di supporto ha lasciato Di Mare amareggiato, specialmente considerando la sua lunga carriera e il suo ruolo di dirigente all’interno dell’azienda. “Ripugnante, dovrebbero vergognarsi”, ha commentato riguardo al comportamento dei suoi ex colleghi, evidenziando come la Rai sembri ignorare le problematiche legate all’amianto, nonostante la presenza di tale sostanza nei loro stessi uffici.
Durante l’intervista televisiva, Di Mare non ha nascosto le difficoltà legate alla sua condizione, mostrandosi con un tubicino per l’ossigeno e descrivendo come questo apparecchio sia diventato essenziale per la sua respirazione. Nonostante la gravità della sua situazione, ha espresso una forte determinazione a non arrendersi e a continuare a combattere.
In conclusione, Franco Di Mare ha utilizzato la sua apparizione televisiva non solo per raccontare la sua storia personale, ma anche per sollevare una maggiore consapevolezza sulle pericolose condizioni di lavoro che molti giornalisti affrontano e sulle responsabilità delle aziende nel garantire la sicurezza e il supporto ai propri dipendenti, specialmente in situazioni di malattia grave. Con il suo coraggio e la sua voce, Di Mare continua a essere un esempio di resilienza e di impegno nella lotta per i diritti dei lavoratori.
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