Francesca Deidda, 42 anni, è stata brutalmente uccisa dal marito Igor Sollai dopo oltre vent’anni di relazione. Il delitto, inizialmente negato, è stato confessato a novembre dall’uomo, che ora è accusato di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere.
Il dolore per la scomparsa di Francesca Deidda ha segnato profondamente il fratello Andrea, che continua a cercare risposte su quanto accaduto. “Andrea sta male, è lui che mi ha mandato una foto di Natale, con Francesca, di tanti anni fa. Mi ha ringraziato per il mio impegno e mi ha confidato quanto senta il peso della tragedia durante le feste”, ha raccontato Gianfranco Piscitelli, avvocato e presidente di Penelope Sardegna, a Fanpage.it.
Francesca Deidda è scomparsa il 10 maggio 2023 da San Sperate. Il suo corpo è stato ritrovato il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, lungo la vecchia statale 125. A ucciderla è stato il marito, Igor Sollai, 43 anni, che dopo mesi di dinieghi ha ammesso il crimine, confessando di averla colpita ripetutamente con un martello.
Secondo Andrea Deidda, la memoria di sua sorella non deve essere dimenticata, nemmeno nei giorni di festa. “Gli ho chiesto se volesse un post per il 25 dicembre e lui mi ha detto: ‘Sì, è giusto che anche in questi giorni si parli di ciò che è stato fatto a mia sorella’. Nei giorni scorsi mi ha chiesto di vedere gli esiti dell’esame antropologico forense per cercare di accettare questa terribile realtà”, ha aggiunto Piscitelli.
Igor Sollai ha inizialmente negato ogni coinvolgimento nella morte della moglie, sostenendo di averla uccisa durante una lite. Tuttavia, la confessione resa a novembre non ha convinto gli inquirenti, che ritengono il delitto premeditato. Gli elementi raccolti durante le indagini, come l’acquisto di piante per occultare il corpo con la carta di credito dell’uomo e le ricerche su internet su come far sparire un cadavere, puntano chiaramente alla premeditazione.
“La confessione di Sollai non è stata altro che un’ammissione tardiva di ciò che gli inquirenti avevano già scoperto. Francesca è stata uccisa in modo indegno, oltraggiata e disprezzata fino alla fine”, ha affermato l’avvocato Piscitelli. “Non crediamo nel delitto d’impeto, e mi batterò affinché emerga tutta la verità”.
Il delitto è avvenuto dopo oltre vent’anni di relazione. Per il fratello Andrea, il dolore è aggravato dalla domanda senza risposta: “Perché? Perché quest’uomo, che era prima fidanzato e poi marito di mia sorella, e che per me era come un fratello maggiore, ha fatto una cosa così terribile?”.
Gli esiti dell’autopsia hanno confermato che Francesca Deidda è stata colpita con otto martellate alla testa. I segni di difesa presenti sul corpo indicano che ha cercato disperatamente di proteggersi dall’aggressione.
La Procura di Cagliari non ha accolto la versione dei fatti fornita da Igor Sollai, giudicandola incongruente con le evidenze raccolte. Ora si attende il rinvio a giudizio dell’uomo. Secondo l’avvocato Piscitelli, i termini per richiedere il giudizio immediato scadranno il 5 gennaio. “Se il pubblico ministero optasse per il deposito degli atti ex art. 416bis, scatteranno ulteriori sei mesi, ma penso ci sia l’intenzione di chiudere le indagini rapidamente”, ha concluso.
La famiglia di Francesca Deidda, affiancata dall’associazione Penelope Sardegna, continua a chiedere giustizia. Il caso, segnato da una tragedia familiare e da elementi di inquietante premeditazione, rimane al centro dell’attenzione pubblica.
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