Controcopertina

Fedez canta a Sassari dopo la tragedia di Gioele e attacca i giornalisti: “Fate schifo”



Controversie e polemiche si intensificano dopo la performance di Fedez a Ozieri, avvenuta poche ore dopo la tragica morte di un bambino di soli 10 anni, Gioele, schiacciato da una porta durante i festeggiamenti locali. Le reazioni del rapper alle critiche ricevute sono esplosive e cariche di emotività.



Fedez ha cercato di difendersi dalle accuse di sciacallaggio, spiegando di essere stato informato del drammatico incidente appena prima di salire sul palco. Prima di iniziare il suo concerto, che ha visto la partecipazione di oltre 15.000 spettatori, ha richiesto un ** minuto di silenzio** per onorare la memoria di Gioele, esprimendo il proprio cordoglio e la solidarietà a famiglia e cari del bambino. “Veramente nessuno ha osato dire nulla in quel momento”, ha dichiarato il rapper. Con poche parole ha cercato di riunire il pubblico in un momento di riflessione, enfatizzando che il dolore non può essere ignorato.

Nonostante il gesto di rispetto, Fedez ha subito una pioggia di critiche sui social per aver postato storie su Instagram descrivendo la serata come una ” sera magica“. Questa dichiarazione ha ricevuto un ampio dissenso, in quanto molti utenti hanno trovato le sue parole estremamente inopportune in un contesto in cui una famiglia locale stava affrontando un lutto straziante. Specialmente in un momento così delicato, ci si aspettava un comportamento diverso da parte di un personaggio pubblico come lui.

Polemiche e ironia sui media

Attraverso Instagram, Fedez ha indirizzato il suo disappunto verso il modo in cui i media hanno trattato la questione, definendolo un sciacallaggio mediatico. “Solo perché infatti è diventata virale la questione legata all’ autotune, ora dobbiamo inventarcela per coprire una tragedia!”, ha commentato in modo sarcastico, rimarcando l’irresponsabilità di un’informazione che non riflette la gravità dell’accaduto.

Nel suo discorso, ha messo in discussione il ruolo dei giornalisti, chiedendo come si possa addossare indice di vergogna a chi ha cercato di fare i conti con un dramma come quello di Gioele. “Fate schifo!”, ha concluso, esprimendo un giudizio severo sulla situazione dell’informazione italiana.

Un dolore condiviso dalla comunità

La tragedia ha colpito duramente Ozieri e la comunità locale, portando a un clima di tristezza profonda nelle ore successive all’incidente. Molti, inclusi i residenti e le autorità, hanno chiesto un’immediata sospensione dei festeggiamenti in segno di rispetto. Il sindaco, Marco Peralta, ha mostrato la propria vicinanza alla famiglia della vittima, scrivendo su Facebook: “La perdita di una giovane vita è un dolore incommensurabile. È il momento di rispettare il dolore degli altri”. Queste affermazioni hanno riflettuto il sentimento generale di compassione verso la famiglia di Gioele.

Oggi, l’associazione Beata Vergine del Rimedio ha deciso di annullare i festeggiamenti civili previsti a Ozieri. La scelta è stata comunicata attraverso un post su Facebook, in cui si esprime il desiderio di stringersi attorno al dolore della famiglia: “In seguito alla tragedia accaduta ieri, annulliamo i festeggiamenti civili e la processione di oggi”. La decisione è stata definita “dolorosa ma necessaria” e una scelta che si sarebbe dovuta adottare già il giorno precedente, sebbene impedimenti di ordine pubblico e tecnico non lo avessero reso possibile.

Questa vicenda ha aperto un dibattito non solo sull’adeguatezza delle celebrazioni a fronte di un evento così drammatico, ma anche sull’influenza dei media e dei social nella gestione del dolore collettivo. A fronte di una comunità colpita e di eventi che si sono sovrapposti in modo raccapricciante, ora si attende una riflessione più profonda su come gestire simili situazioni in futuro.



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